Mesmo com algum atraso na previsão inicial – o ministro Franco Frattini
anunciara no ano passado a inauguração no dia dois de junho passado , por
ocasião da Festa da República – o acontecimento mantém a dimensão de um dos
mais importantes para resgatar, preservar e enaltecer o fenômeno da
emigração italiana do final do século XIX e início do século XX.
No próximo dia 23, às 18h, será inaugurado, no complexo Vittoriano, em
Roma, o Museo dell’Emigrazione. O anúncio foi feito nesta quinta-feira (15),
pelo subsecretário do Ministério do Exterior, Alfredo Mantica, durante a
apresentação oficial da IX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
O fenômeno da emigração foi praticamente “esquecido” a partir de um
entendimento de que representava uma passagem negativa, quase vergonhosa, da
história italiana. Essa, ao menos, é uma das explicações que se dá para esse
período da vida do país ter sido relegado aos mais obscuros e intangíveis
escaninhos da memória da Itália. Agora, aos poucos, concomitante a novas
interpretações do processo - que inclusive já vislumbram no emigrante uma
espécie de herói – afinal, os recursos que remetia à terra natal ajudaram o
país em um momento crucial – a Itália como que revela disposição em acertar
as contas com o seu passado, resgatando e revalorizando circunstâncias como
as que envolveram o êxodo ocorrido no final do século XIX e início do século
XX.
Recentemente, o deputado Fabio Porta, eleito pela circunscrição da
América do Sul, apresentou no parlamento italiano projeto de lei que
institui a obrigatoriedade de o fenômeno da emigração constar do currículo
das escolas do país. E agora, O Ministério do Exterior está informando que,
no próximo dia 25 de setembro, finalmente será preenchida uma das principais
lacunas da memória nacional, com a abertura para o público do Museo
dell’Emigrazione, instalado no Complesso del Vittoriano, sede do Museo del
Risorgimento, em Roma.
Antes, no dia 1º de junho, o Museu será apresentado oficialmente para a
imprensa e autoridades.
Pela primeira vez na história italiana, será possível vislumbrar o
imenso patrimônio historio e cultural italiano inerente à emigração, em
percurso que se articulará em cinco sessões principais: um percurso
histórico de referência, um percurso expositivo regional, uma galeria da
emigração multidisciplinar e interativa, um espaço de acesso ao portal web
especialmente realizado para o museu e, por fim o cenário para mostras
temporárias e de aprofundamento geográfico e temático.
O percurso do museu se desenvolve de forma articulada sob o ponto de
vista didático e materiais de diversos tipos: literatura, cinema,
documentários, música, testemunhos em áudio, fotos, jornais e revistas de
época, frases significativas, aspectos e objetos característicos, datas
importantes.
(©
Oriundi)
A Roma nasce il
Museo Dell'Emigrazione Italiana
Nasce il Museo Nazionale dell'Emigrazione
Italiana. Sara' inaugurato il 25 settembre ed allestito negli spazi
della Gipsoteca del Vittoriano. Il Museo, promosso dal ministero degli
Esteri con la collaborazione del ministero per i Beni culturali, nasce
alla vigilia di un appuntamento importante come il 150° anniversario
dell'Unita' dell'Italia ed intende rappresentare l'emigrazione nel corso
di un intenso secolo di storia nazionale.
''Si tratta di una idea nata da molto tempo su cui aveva lavorato il
sottosegretario agli Esteri, Franco Danieli, e portato a compimento da
questo governo''. Spiega Alfredo Mantica, sottosegretario agli Esteri,
durante la presentazione del progetto avvenuta a Roma, al Vittoriano.
''Con questo Museo - aggiunge Mantica - vogliamo reinserire nella storia
d'Italia quella storia sconosciuta delle nostre comunita' all'estero.
Sara' quindi un luogo della memoria, la casa degli italiani e un luogo
che ricorda quanto sia stata difficile e complicata l'Unita' d'Italia''.
''Vorrei che fosse il Museo dell'italianita'; non il Museo della
vergogna e della nostalgia, bensi' dell'orgoglio italiano, della
partecipazione e del dialogo con le comunita' italiane all'estero''.
Sottolinea Francesco Giro, sottosegretario ai Beni culturali, a cui fa
eco Louis Godart, consigliere Culturale del Presidente della Repubblica
Italiana. ''Sara' un Museo dell'italianita' ma anche un viaggio nel
dolore e nella speranza perche' e' incontestabile che chi lascia la sua
patria per andare altrove a cercare lavoro provi dolore. Ma - aggiunge -
sara' anche un viaggio nella speranza pensando al contributo che gli
emigrati hanno dato nei paesi che li hanno ospitati e come la loro
presenza e la loro operosita' abbia contribuito a fare amare l'Italia
all'estero''.
Per la prima volta nella storia italiana viene messo a sistema l'immenso
patrimonio storico e culturale italiano inerente l'emigrazione. ''Senza
l'emigrazione la storia d'Italia e' incompleta - spiega Lorenzo
Prencipe, presidente del Centro studi emigrazione di Roma (Cser) - Per
capire come la nostra nazione sia cresciuta e si sia sviluppata e'
necessario capire la storia di milioni di italiani che hanno lasciato le
loro regioni per andare all'estero e ritrovarsi in una identita' piu'
ampia, cioe' quella di 'italiani all'estero'. Questo Museo vuole
squarciare il velo di silenzio che ha accompagnato la storia
dell'emigrazione italiana in tutti questi anni''.
Il Museo dell'emigrazione sara' costituito da tre sezioni principali:
quella storica di riferimento, espositivo regionale, un viaggio
interattivo nell'emigrazione italiana. Il periodo storico rappresentato
va dall'Unita' d'Italia fino ai nostri giorni. Si tratta di 150 anni di
storia in cui la storia del nostro Paese si e' modificata e in cui
l'emigrazione ha avuto un ruolo determinante sia nel definire l'unita'
che l'identita' nazionale. Il percorso storico si sviluppa in cinque
sezioni attraverso materiale di diverse tipologie che comprendono la
letteratura, cinematografia, documentari, musica, testimonianze audio,
foto, giornali e riviste d'epoca, frasi significative, oggetti
caratteristici, date salienti. Ampio spazio alle presenze regionali
attraverso la partecipazione degli assessorati, delle istituzioni e
delle associazioni regionali legate al tema dell'emigrazione, oltre
all'approfondimento delle caratteristiche migratorie peculiari di ogni
singola regione. Proprio per questa sua vocazione regionale il Museo
diventera' presto itinerante, in ogni singola regione portera'
documenti, storie, immagini che rappresentano quel territorio. Intanto,
a settembre, dopo l'inaugurazione, il Museo dell'Emigrazione Italiana
fara' la sua prima uscita partecipando in Germania alla riunione con gli
altri musei del mondo che si occupano di emigrazione.
(©
Pronto Italia) |