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Enchentes inundam o centro de Veneza em maré histórica

29/11/2008

 

Inundações superam o último grande alagamento, há 22 anos; pessoas andam com águas até os joelhos

Agências internacionais

VENEZA - O aumento da maré em Veneza, conhecida como "água alta", chegou nesta segunda-feira, 1, ao 1,56 metro acima do nível do mar, número que não era registrado há 22 anos e que provocou inundação em quase toda a cidade e forçou moradores e turistas a andarem com água na altura dos joelhos. Ainda que o recorde não tenha sido alcançado, a água atingiu uma altura que não era registrada desde 1986.  

Devido às intensas chuvas dos últimos dias, a "água alta" já afeta 40% da cidade dos canais e, segundo os dados do centro de previsões das marés da Prefeitura de Veneza, poderia superar 90% do território. O centro de previsões das marés da Prefeitura de Veneza lançou o alarme diante da possibilidade de que o nível da água chegasse a 1,60 metro, o que não ocorria desde 1979, e que teria significado a inundação completa de todo o território. No entanto, os especialistas do centro de previsões disseram que o alarme foi retirado, devido à mudança do vento, que variou sua direção e está mais moderado, por isso a água começou a baixar. O recorde histórico da maré alta foi registrado em 4 de novembro de 1966, quando as águas chegaram a 1,94 metro.  

Os trabalhadores foram incapazes de instalar as barreiras de madeira usadas durante as enchentes por conta da rapidez da elevação das águas. O centro da cidade, incluindo a praça de San Marco, já estão inundadas e é difícil caminhar pela região histórica. Desde esta manhã, as sirenes soam na cidade para advertir do perigo de água alta tanto aos venezianos quanto aos turistas.  

O prefeito de Veneza, Massimo Cacciari, alertou as pessoas que estão a caminho de Veneza para não viajarem "se não for imprescindível". "Trata-se de uma maré excepcionalmente alta e sabemos que medidas como estas acontecem periodicamente ao longo dos anos", explicou. 

O problema coincidiu com a greve no transporte público, proclamada por um dos sindicatos do setor. A empresa que controla os transporte na cidade ainda não tem dados sobre o nível de adesão dos funcionários à greve, mas não há dúvidas de que o protesto dos trabalhadores pode ter repercussões fortes por causa do mau tempo.

(© Estadão) 

 


Maltempo: freddo e neve sull'Italia. Marea da record, paralizzata Venezia
 
Disagi per i turisti presenti in piazza San Marco

Al centrosud mare in burrasca, forti disagi in Sicilia e Sardegna

VENEZIA - Una morsa di gelo e maltempo ha avvolto l’Italia, e si contano danni e disagi da Nord, per la neve a Sud, per la pioggia e il forte vento. Sulle Dolomiti non si ricordava una nevicata simile dal novembre del 1985.

Situazione critica a Venezia per l’acqua alta, dove una marea eccezionale ha allagato il 95% nelle sue parti più basse, a partire da piazza San Marco, San Marcuola e Cà D’oro. Per avvisare i cittadini sono state attivate le sirene d’allerta. Il maltempo ha letteralmente paralizzato la città, complice anche lo sciopero dei mezzi pubblici. Venezia è sommersa, centinaia di uomini sono al lavoro per allestire le passerelle, supporto ai turisti che instancabili scattano fotografie per immortalare la marea più alta dal 2004 (allora fu di 132 centimetri). Il bellunese questa mattina si è svegliato sotto due metri di neve. L’innalzamento della temperatura e le copiose piogge delle ultime ore rischiano di mandare in tilt anche l’Emilia-Romagna.

Diversi i ponti chiusi al traffico nelle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma a causa delle inondazioni del Reno, dell’Enza, del Secchia e del Panaro. Ma tutto il corso del Po è sotto osservazione: il livello idrometrico del fiume, avverte la Coldiretti, è salito di un metro e mezzo in un solo giorno. L'impianto di rilevamento di Pontelagoscuro è salito da - 4,35 a - 2,81 alle 16 di oggi. Un piccolo paese dell’Appennino bolognese è tuttora isolato a causa di una frana. In Toscana per ora non si sono verificati danni ma durante la notte gli operatori sono intervenuti a Barberino di Mugello rinforzando gli argini del torrente Stura e presidiando la zona. Esondazioni sparse si sono avute un pò in tutta la regione, da Prato fino alla zona del lago di Massaciuccoli, dove molti canali sono straripati. Sulla costa, vento forte in Versilia, ed una mareggiata a Livorno che ha costretto a chiudere al traffico parte del lungomare.

Durante la notte a Genova è continuato a piovere con forza, provocando una frana nel quartiere di Stroppa che ha bloccato alcune strade. Vi sono state anche molte cadute di alberi mentre i pompieri hanno finito di bonificare i danni provocati sabato notte dalla stromba d’aria che ha colpito Sturla. A Bolzano, a causa della chiusura delle strade per neve, alcuni servizi di autobus della Sad sono stati sospesi e forti disagi si registrano anche in Alto Adige per l’intensa nevicata che da questa notte sta interessando la zona. Bloccati i collegamenti dalla Sicilia verso le isole minori a causa del maltempo. Il mare mosso ha impedito questa notte al traghetto per Linosa e Lampedusa di salpare da Porto Empedocle. Fermo, fino questa mattina, nel porto di Trapani è rimasto anche il traghetto per Pantelleria. Nessun collegamento via mare neppure per l’isola di Ustica. Regolari, ma con qualche difficoltà i collegamento con le isole Eolie.

A Palermo, dove si sono registrati anche ritardi nell’attracco di navi, la notte scorsa, il forte vento ha reso necessari vari interventi dei vigili del fuoco per rimuovere alberi caduti e cornicioni pericolanti. E una violenta bufera si è abbattuta la notte scorsa sulle città di Alghero e Sassari, nella Sardegna nord-occidentale. Il vento ha provocato gravi danni in particolare nella città catalana, dove decine di alberi sono stati sradicati nella riviera del Corallo, un fatto che ha creato gravi disagi alla circolazione stradale. Disagi si registrano anche in Molise. Una forte grandinata si è abbattuta questa mattina in provincia di Isernia. Vanno meglio le cose in Lombardia. La protezione civile regionale ha revocato lo stato di preallarme per rischio neve. Dopo le abbondanti precipitazioni della scorsa notte, da questa mattina i fenomeni sono in attenuazione con locali accentuazioni sulle Prealpi.

Un forte vento ha colpito questa notte anche Roma, provocando la caduta di alcuni alberi. La pioggia ha dato origine ad alcuni allagamenti, ma la situazione è rapidamente rientrata. Lo fa sapere la protezione civile regionale del Lazio, spiegando molti alberi sono stati abbattuti dal forte vento e dal peso della pioggia, soprattutto nella provincia di Latina. E una coppia di coniugi ultrasettantenni però ha rischiato di annegare sulla Prenestina, dove si era formato un vero e proprio lago. La coppia era rimasta intrappolata in auto dalle acque, che avevano raggiunto il livello di circa un metro.

(© La Stampa Web)
 

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