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Edição 2009 do calendário Pirelli juntará beldades e meio ambiente

20/11/2008

Fotos: Divulgação

A brasileira Isabeli Fontana está no Calendário Pirelli 2009
 

Berlim, 20 nov (EFE) - O famoso calendário Pirelli virá em 2009 mais verde do que nunca, já que, além de exibir beldades seminuas, apresentará boas doses da flora e fauna africanas, com um pouco de mensagem ambiental.

O delta de Okawango, em Botsuana, é um dos cenários escolhidos pelo fotógrafo americano Peter Beard para o calendário, apresentado hoje no luxuoso hotel Adlon de Berlim, junto ao Portão de Brandemburgo.

Beard, que morou 23 anos na África, homenageia assim o continente negro e faz suas beldades posarem junto a elefantes, serpentes e leões.

"É o melhor calendário que já vi", disse o presidente da Pirelli, Marco Tronchetti Provera, sobre a edição correspondente ao ano 2009, da qual serão editados 35 mil exemplares.

Trata-se da edição número 36 de "The Cal", como chamam os que conhecem o mais famoso calendário do mundo, que é distribuído entre a elite dos melhores clientes ou fornecedores da marca de pneus, mais outras celebridades. EFE

(© G1) 

 


Pirelli, set africano per il calendario 2009

Le modelle ritratte in Botswana tra animali selvaggi e natura incontaminata

BERLINO - L’edizione 2009 del Calendario Pirelli, oggetto di culto da oltre 40 anni per gli amanti della fotografia, della bellezza e dell’evoluzione del costume, è stata presentata oggi in anteprima mondiale a Berlino presso «The Station», l’antica stazione ferroviaria che a fine ’800 collegava la capitale con Dresda, Vienna e Praga. La cornice del 36simo «The Cal» sono i paesaggi del Botswana, dove nel maggio scorso il celebre fotografo Peter Beard ha immortalato per dieci giorni sette modelle di fama internazionale.

Beard, che ha vissuto in Kenya per trent’anni, è uno dei più grandi interpreti mondiali del mistero e del fascino dell’Africa. Dopo la Cina, illustrata da Patrick Demarchelier accostando le atmosfere delle antiche case da tè alla modernità delle metropoli d’Oriente, il Calendario Pirelli si sposta in uno dei pochi luoghi dell’Africa ancora incontaminati e selvaggi, non tormentati dalle guerre e con la più alta concentrazione di animali. L’occhio di Peter Beard ha scelto una terra autentica e ancestrale, che nasce dalla contrapposizione tra due mondi diversi: l’oasi acquatica del delta dell’Okavango e la distesa arida e sabbiosa del deserto del Kalahari. Un luogo che nel tempo non ha subito lo sfruttamento del territorio nè l’impoverimento delle risorse, nel quale l’autore ha voluto rappresentare la natura come entità metafisica sempre in movimento, fonte di infinita creatività, entro i cui ritmi e le cui leggi ogni cosa deve avere inizio e fine.

Una natura descritta come possente e al tempo stesso ferita, con una visione armonica dell’ambiente che si richiama al filone naturalistico statunitense del XIX secolo. Attraverso l’obiettivo di Beard, la natura lancia un grido rabbioso e si ribella all’incapacità dell’uomo di coniugare lo sviluppo e la crescita con la saggezza e il rispetto di tutte le diversità. In questo contesto vivono faticosamente gli elefanti, veri protagonisti di questa edizione di The Cal, ormai relegati in spazi sempre più ristretti. Gli elefanti come metafora del genere umano e l’Africa come metafora di un mondo devastato che deve ritrovare l’armonia perduta. Beard non concede alcun privilegio agli uomini, poichè ritiene che anche loro, al pari degli altri animali, debbano rispettare gli equilibri naturali. Immagina per tutti un destino amaro: vivere in un ambiente reso sempre più inospitale da uno sviluppo miope e selvaggio, nel quale la qualità della vita peggiora progressivamente e deve fare i conti con una natura che si ribella. L’unica speranza è la bellezza.

Beard ritiene che la chiave della salvezza del genere umano sia proprio la sua costante ricerca della verità e del bello. Le donne di Beard, generatrici di vita, sono l’inizio del tutto e la loro grazia continua a preservarsi. Si presentano come figure partorite dal grembo della Natura, eroiche, cariche di forza, segnate nei tratti e forti nei movimenti, statue, simbolo della creatività e della capacità della Natura di rigenerarsi. «Only beauty can save the world», è il messaggio degli scatti del nuovo Calendario Pirelli, richiamando il pensiero di Fedor Dostoevskij. Le sette modelle protagoniste sono la canadese Daria Werbowy, le brasiliane Emanuela de Paula e Isabeli Fontana (che esordì nel Calendario 2005 di Patrick Demarchelier), le olandesi Lara Stone e Rianne Ten Haken, la polacca Malgosia Bela e l’italiana Mariacarla Boscono (che debuttò nel 2003 con Bruce Weber e continuò nel 2004 con il Calendario di Knick Knight).

Il risultato finale è un calendario-diario definito dallo stesso Peter Beard «una scultura vivente«. Le 56 tavole del nuovo The Cal sono un collage denso di immagini, citazioni, osservazioni dell’artista sull’ambiente, i cambiamenti climatici e il riscaldamento terrestre, la sovrappopolazione del globo e l’impoverimento delle risorse naturali. «La mia vera preoccupazione - racconta l’artista - è la distruzione della natura a livello globale. Abbiamo dimenticato totalmente su cosa si basa l’evoluzione e quanto sia importante la diversità in natura. È il concetto alla base della sopravvivenza». Durante le fasi di realizzazione e produzione del Calendario sono stati adottati degli accorgimenti atti a contenere l’impatto ambientale.

In linea con il messaggio espresso dal fotografo Peter Beard, anche il Calendario Pirelli e la serata di Gala legata alla presentazione dell’edizione 2009 saranno a Impatto Zero. Aderendo al progetto di LifeGate, Pirelli contribuirà alla creazione e tutela di un’area forestale in Costa Rica in grado di assorbire le emissioni di CO2 generate dall’attività di produzione e stampa del Calendario e dall’evento di presentazione. Inoltre, il Calendario verrà stampato su carta porosa naturale e non contenente piombo.

(© La Stampa Web)

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