Quinze anos após sua morte, Hollywood volta a homenagear o diretor italiano, vencedor de quatro prêmios Oscar por seus filmes e de uma estatueta pelo conjunto de sua obra, em 1992.

Por isso, a Academia de Cinema elegeu o chamado "período do Oscar", de 23 de janeiro - data de escolha dos candidatos - a 19 de abril, para expor outra faceta de Fellini de desenhista e analista da psicologia humana.

A exposição mostra 100 reproduções dos desenhos incluídos no "Fellini Onírico", antologia onírica, onde anotou seus sonhos e pesadelos, a pedido do psicanalista Ernst Bernhardt.

O diretor dizia que se viviam duas vidas: uma com os olhos abertos e outra quando se fechavam. A esta última pertencem os desenhos de imagens grotescas, extravagantes e excessivas, situações absurdas e humorísticas, exemplos de seu cinema e seus protagonistas.

O presidente da Fundação Fellini, o também diretor Pupi Avati, explicou hoje, no anúncio desta exposição, "como os desenhos dos sonhos são um antecipação das cores, temas e personagens que apareceriam em seus filmes".

Até agora, as páginas do diário do cineasta de "A Doce Vida" (1960), "8 e 1/2" (1963) e "Amarcord" (1973) tinham sido expostas em Roma, em 2007 no Festival de cinema da capital, e em sua cidade natal, Rimini, e Pádua, mas pela primeira vez sairão da Itália.

A exposição estará dividida em oito seções, entre elas a dedicada a sua mulher, a atriz Giulietta Masina e outra dos desenhos de suas soturnas obsessões eróticas, que representam a simbologia feminina de Fellini e de seu cinema: matronas corpulentas, loiras provocadoras e morenas sensuais.

Até agora, o "livro dos sonhos" de Fellini foi publicado em 2007 na Itália e posteriormente na França e Alemanha.

(© G1) 

Il diario di Fellini, mille disegni d'autore

Il regista era solito tradurre in «segnacci» le proprie emozioni e visioni. Ora sono tutti raccolti in un libro

MILANO - La sua dimensione onirica era ispirata e alimentava la sua produzione cinematografica. Per questo l’analista di Federico Fellini, Ernst Bernhard, gli consigliò di tenere un diario, che il grande regista italiano, morto il 31 ottobre di 15 anni fa, scrisse sotto forma di disegni, o meglio di «segnacci». Sono un migliaio di tavole disegnate tra gli anni ’60 e il 1990 e diventate un doppio volume, «Il libro dei sogni» (ed. Rizzoli 2007) e una mostra «Fellini Oniricon», che dal 23 gennaio al 19 aprile sbarcherà a Hollywood, occasione delle nomination agli Oscar.

NESSUNO E' PROFETA IN PATRIA - Per l’Academy Awards di Los Angeles, nella cui sede verranno esposte circa cento tavole, è un doveroso tributo all’artista italiano. Mentre in Italia le dichiarazioni del curatore della mostra Vittorio Boarini e di Pupi Avati, presidente della Fondazione Fellini di Rimini, hanno sollevato la polemica: «Il rapporto del nostro Paese con Fellini è segnato, come del resto per il cinema in generale, da una disaffezione profonda. Con la morte arriva anche l’oblio. Ma fortunatamente fuori Italia basta il nome di Fellini come sinonimo di cinema».

DA ROMA A HOLLYWOOD - L’esposizione, curata dal critico cinematografico e biografo ufficiale del maesto Tullio Kezich e da Vittorio Boarini, è stata allestita per la prima volta a Roma, nel 2007, ed ha poi viaggiato verso Padova e Rimini. È articolata in otto sezioni, in cui emergono la profonda capacità introspettiva del regista e il suo mistero di artista. Si scorgono i temi più frequenti: dalla sua famiglia, alle matrone che gli appaiono su nuvole fluttuanti, a Giulietta, sua eterna musa, alle angosce verso gli stermini di massa. I volti, i colori e le scene sono le stesse che appaiono nei suoi film. Accanto ai disegni ci sarà anche una selezione di foto di scena che ripercorrono la carriera artistica ed umana del maestro, messe a disposizione dagli archivi fotografici dell’Ansa, dalla Cineteca di Bologna e da Reporters Associati. «Il libro dei sogni» è gia stato tradotto in Francia e in Germania, mentre l'edizione economica in Italia uscirà il 26 novembre.

(© Corriere della Sera)