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Justiça italiana autoriza desligamento de tubos de mulher em coma

13/11/2008

Foto: Ansa

Beppe Englaro, pai de Eluana Englaro
 

ROMA (AFP) — A Corte de Apelação da Itália levantou nesta quinta-feira o último obstáculo que impedia, legalmente, o cessar da alimentação de uma mulher em coma desde 1992, conforme desejo de seu pai, anunciou a imprensa italiana.

Os magistrados consideraram "inadmissível" o recurso apresentado ao caso de Eluana Englaro, de 37 anos, em coma considerado irreversível desde 18 de janeiro de 1992, quando sofreu um acidente de trânsito.

A decisão judicial italiana autorizou, assim, indiretamente, o desligamento dos tubos que a mantinham alimentada.

O caso foi motivo de muita polêmica em toda a península e até o Vaticano chegou a qualificar de "eutanásia" a autorização do fim da alimentação forçada.

Segundo o pai de Eluana, que luta há anos para que o tratamento fosse suspenso, sua filha "preferiria morrer a ser mantida viva artificialmente".

Enquanto se esperava a decisão judicial, o cardeal Javier Lozano Barragan, presidente do Conselho pontifical para a saúde qualificou de "assassinato" o fim da alimentação e da hidratação de uma pessoa em coma.

As irmãs de caridade do hospital onde está internada, na região de Milão (norte), também afirmaram que se oporiam ao fim da alimentação artificial, o que obrigaria a família a mudar de clínica.

A decisão judicial "confirma que vivemos num Estado de direito", felicitou-se o pai de Eluana, Beppino Englaro.

Mas foi condenada por políticos da direita, principalmente por Isabella Bertolini, deputada do Povo da Liberdade (PDL), o partido no poder de Silvio Berlusconi, para quem a sentença "marcava a entrada em vigor da eutanásia em nosso país".

No dia 9 de julho, a corte de apelação de Milão (norte) havia destacado que "o estado vegetativo permanente era irreversível" e que a jovem "teria preferido morrer do que ser mantida viva artificialmente" se pudesse se expressar.

Em dezembro de 2006, o caso precedente de Piergiorgio Welby, de 60 anos, havia despertado intensa emoção no país.

Sofrendo de distrofia muscular e inteiramente paralisado, mas consciente, exigindo o direito de morrer, teve desconectado o aparelho de respiração artificial por um médico. A igreja de Roma recusou a ele um enterro religioso.

(© AFP) 

 


Cassazione: sospendere l'alimentazione per Eluana. Vaticano: "E' eutanasia"  

Le sezioni Unite civili della Cassazione hanno dichiarato inammissibile per "difetto di legittimazione" il ricorso della Procura di Milano contro il provvedimento del luglio scorso sulla vicenda di Eluana Englaro. La procura generale di Milano, in sostanza, non poteva impugnare la decisione con cui era stata autorizzata la sospensione dell' alimentazione artificiale che tiene in vita Eluana. I supremi giudici hanno cosi' accolto la richiesta fatta dal Pg della Cassazione Domenico Iannelli nell' udienza pubblica di martedi' scorso. Per il pg, infatti, la procura milanese non era "legittimata ad esercitare l'azione civile", poiche' non si tratta in questo caso "di tutelare un interesse pubblico, ma si e' di fronte ad una situazione soggettiva individuale".

Il padre e tutore di Eluana "E' la conferma che viviamo in uno stato di diritto". Cosi' Beppino Englaro, il padre di Eluana,  ha commentato la decisione della Cassazione. La donna è in stato vegetativo permanente da quasi 17 anni a seguito di un incidente. La ragazza prima della disgrazia, commentando un caso analogo  capitato ad un amico, aveva espresso ai famigliari la sua volontà a non essere sottoposta a cure intensive per rimanere in vita.

Monsignor Fisichella: "Un fatto gravissimo". Così monsignor Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia della Vita, ha commentato la sentenza della Cassazione su Eluana, ai microfoni della Radio Vaticana.

La sentenza della Cassazione su Eluana Englaro e' "una grande sconfitta per tutti", secondo monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Academia Pro Vita. E lo è anche per il diritto. "Mi sembra ci sia arroganza di interpretazione che esula dalle competenze specifiche dei giudici", afferma l'arcivescovo, interpellato per un commento. Si tratta di eutanasia? "Certo che è eutanasia", risponde Fisichella, che fa appello per una legge in materia di fine vita.

Cei: responsabilità morale di chi staccherà
La Cei constata che la vita di Eluana "e' ormai incamminata verso la morte", partecipa "con delicato rispetto e profonda compassione alla sua dolorosa vicenda" ma non puo' "fare a meno di richiamare alla loro resposabilita' morale quanti si stanno adoperando per porre termine alla sua esistenza". Lo afferma un comunicato della presidenza della Conferenza episcopale italiana.

Mantovano: i magistrati hanno introdotto l'eutanasia. "Una parte della magistratura rifiuta la tutela della vita umana, privilegia forme più o meno velate di eutanasia e di omicidio del consenziente, impone questa sua opzione al Paese violando le leggi in vigore". Lo sottolinea, in una nota, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, commentando la decisione della Cassazione sul caso Eluana. "Già nelle scorse settimane la Corte Costituzionale aveva preferito chiudere gli occhi, facendo finta di non vedere questa palese invasione di campo - ricorda Mantovano - spetta perciò al Parlamento restituire al Popolo la sua sovranita' con una scelta in favore della vita, senza se e senza ma, che ribadisca e renda evidenti le gravi responsabilita', anche politiche, dei magistrati che avallano scelte di morte".

Le vedove di Welby e Coscioni: è prevalsa la volontà di Eluana. "Finalmente viene adempiuta la volontà di Eluana". La vedova di Piergiorgio Welby così commenta la sentenza, e riserva parole di affetto per il padre della donna: "anche Beppino sarà contento, anche se per lui sarà un periodo difficile, perché dovrà vedere Eluana che se ne va. Ma ha adempiuto in modo eroico alla volontà della figlia".

"I giudici della corte di Cassazione hanno evidentemente deliberato secondo scienza e coscienza, non c'è stata da parte loro alcuna invasione di campo". E' quanto ha affermato Maria Antonietta Farina, vedova di Luca Coscioni, esponente radicale e co-presidente dell'associazione che porta il nome del marito.

Anestesisti e Consiglio superiore sanità. Una decisione difficile, ma giusta dopo "un'attesa di venti anni che permette di stabilire che lo stato vegetativo e' irreversibile", e’ l’opinione del presidente nazionale dell'Associazione degli anestesisti e rianimatori ospedalieri italiani, Vincenzo Carpino. "Per me e' eutanasia". Cosi' Franco Cuccurullo, presidente del Consiglio superiore di sanita' (Css), commenta la sentenza della Cassazione."Non sono favorevole, non condivido - spiega Cuccurullo - E' una sentenza che non mi piace ma che va rispettata, perche' la magistratura e' assolutamente competente per prendere una tale decisione", riconosce.

Scienza e Vita e Movimento per la Vita. Eluana "condannata a morte”. Questa la valutazione dell’Associazione Scienza e Vita, che chiede: “l’esecuzione sia pubblica con testimoni e video".

"Nascondersi dietro schermi formali non serve a mascherare la realta'". Cosi’ Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, sottolineando che si tratta di "una sentenza che ha come presupposto ed effetto quello di discriminare tra vite umana piu' o meno degne di vivere".

Il Csm apre pratica a tutela della Cassazione. Il Csm si appresta a intervenire a difesa delle Sezioni Unite della Cassazione, per gli attacchi che da parte politica, soprattutto dallo schieramento della maggioranza stanno arrivando dopo la sentenza sul caso di Eluana. "Stiamo predisponendo una pratica a tutela dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura e per la prima volta dell'operato delle Sezioni Unite della Cassazione", dice il consigliere Mario Fresa, togato del Movimento per la Giustizia.

(© Rai News 24) 

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