ROMA (AFP) — Três ursos de uma espécie protegida e única na Itália foram mortos por envenenamento no Parque Nacional de Abruzzo, no centro da península, onde 30% do território são protegidos por leis de defesa ambiental, denunciaram nesta terça-feira fontes locais. Os ursos haviam sido alvos de críticas de moradores locais, que teriam afirmando que os animais estariam invadindo áreas residenciais e atacando ovelhas e galinhas. Os animais pertenciam a família dos ursos pardos, catalogada como Ursus arctos marsicanus, uma espécie presente somente nos Abruzzo italianos. Os ursos do Parque italiano, cerca de 50 no total, são monitorados via satélite através de um bracelete. Os funcionários responsáveis pelos animais perderam contato com os ursos há alguns dias e resolver realizar uma busca. O Parque Nacional dos Abruzzos foi a primeira reserva criada na Itália, em 1992, para proteger a rica fauna e flora da região. As autoridades locais iniciaram uma investigação sobre o caso, e os responsáveis podem ser presos com até um ano de prisão.
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AFP/Google)
Allarme nel parco d’Abruzzo: avvelenati tre orsiEra addirittura più famoso dell’orso Yoghi, quello dei cartoons. Almeno nei centri abitati del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm). Perché l’orso “Bernardo” era vero, vivo e non disdegnava fare “visita”, la notte, ai pollai della zona. “Era” perché è stato trovato morto, insieme alla sua compagna e a un terzo esemplare, nel territorio montano di Gioia dei Marsi, nel cuore del Parco (uno dei più antichi d’Italia con una superficie di 80mila ettari). E ora scatta l’allarme, visto che si fa sempre più probabile l’ipotesi, portata avanti dagli investigatori del Corpo forestale dello Stato, dell’avvelenamento.Il ritrovamento è stato fatto dal personale che seguiva l’orso Bernardo attraverso il radiocollare satellitare che aveva smesso di trasmettere il segnale: in seguito a successive perlustrazioni attuate dal personale del Servizio di Sorveglianza, de Cta del Corpo Forestale dello Stato e la collaborazione dei ricercatori del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università La Sapienza di Roma, nella stessa zona, è stata ritrovata un’altra carcassa di un’orsa adulta. “È una grave perdita - ha detto il direttore del Parco, Aldo Di Benedetto - che incide sul potenziale riproduttivo della popolazione dei plantigradi già numericamente esigua; per di più viene a mancare l’orso “Bernardo” che, negli ultimi anni, tanto ha fatto parlare di sé per gli incontri ravvicinati nei centri abitati e che ha battezzato una delle tante associazioni costituitesi per la tutela della specie”. “La stretta sequenzialità dei ritrovamenti rafforza la tesi di un possibile avvelenamento” dichiara Livia Mattei, esperta biologa e funzionario del Corpo forestale dello Stato “anche se non è escluso che sia stato accidentale e non necessariamente legato alla volontà di sopprimere Bernardo, considerato in passato un orso problematico”. Dello stesso avviso anche il Wwf, che ha messo una taglia di 10mila euro sui responsabili dell’uccisione dei tre orsi marsicani, due femmine e un maschio, nel Parco nazionale d’Abruzzo: “Si tratta di un atto criminale gravissimo”, ha detto il presidente onorario dell’associazione Fulco Pratesi. “Un Paese civile non può permettersi questi scempi”, ha aggiunto. La somma verrà versata a chi consegnerà i responsabili alla giustizia. Stando alla denuncia del Wwf, in Abruzzo si sta compiendo una vera e propria mattanza della fauna. Un fenomeno che colpisce non solo gli orsi, ma anche i lupi. Per risolvere il problema, l’associazione ha chiesto “la creazione di una speciale task-force, una sorta di Ris, per la tutela dell’orso marsicano, in grado di condurre indagini puntuali e rintracciare i responsabili di un reato gravissimo che distrugge la nostra fauna”. Ecco, ci mancano solo i Ris specializzati in “orsocidi”…
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Panorama)
Parco d'Abruzzo, trovati morti due cuccioli d'orso: le cause sarebbero naturaliL'AQUILA - Altri due cuccioli d'orso morti sono stati trovati nel Parco Nazionale D'Abruzzo. La notizia è stata resa pubblica questa mattina dall'Ente Parco, ma il ritrovamento risale a oltre venti giorni fa. Il presidente del Parco, Giuseppe Rossi, ha affermato che gli animali sono morti per cause naturali e per questo motivo non ne era stata data notizia. Anche la morte dell'orso Bernardo, segnalata dal Parco come avvenuta venerdì scorso, risalirebbe invece a oltre dieci giorni fa, mentre due giorni dopo sarebbe avvenuto il ritrovamento dell'orsa uccisa. E' di ieri, invece, il ritrovamento del corpo di un altro cucciolo d'orso.
Sale così a cinque il totale degli orsi morti nel Parco d'Abruzzo, tre dei quali probabilmente avvelenati. Al totale si aggiungono due lupi e una capretta usata come esca avvelenata. Ieri il Wwf aveva promesso diecimila euro a chi saprà dare informazioni utili per risalire agli autori degli avvelenamenti.
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Il Messaggero)
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