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Prodi visita Nápoles e constata seus "gravíssimos problemas"

07/11/2006

O Palácio da Justiça, em Nápoles

O chefe de Governo italiano, Romano Prodi, visitou Nápoles, onde constatou os "problemas gravíssimos" da cidade diante da violência provocada nos últimos dias pela Camorra, embora tenha negado que se trate de uma "emergência especial".

Em entrevista coletiva realizada ao término da visita, o primeiro-ministro chegou a reconhecer que a criminalidade organizada (mafiosa) é um problema estrutural da Itália ao afirmar que se trata do "maior obstáculo ao desenvolvimento econômico" não só de Nápoles, mas de toda a região meridional.

Segundo Prodi, a criminalidade mafiosa impediu que a região prosperasse como aconteceu com outras áreas sulistas de países do Mediterrâneo, entre os quais citou a Espanha.

Apesar de sua visita e de suas palavras, o chefe do Executivo assegurou que não se está diante de uma "emergência especial" porque o número de mortes violentas em Nápoles, que na segunda-feira chegou a setenta este ano, é "ligeiramente inferior ao registrado em exercícios anteriores".

Por isso, Prodi descartou por enquanto o envio do Exército a Nápoles, possibilidade levantada há alguns dias por vários políticos e que não era mal vista por membros do Governo, como o ministro da Justiça, Clemente Mastella.

"O Exército não é necessário por enquanto", disse Prodi, afirmando em seguida que "sua utilização não está excluída a priori".

Durante a visita a Nápoles, Prodi se encontrou com o representante do Governo, Renato Profili, o governador da região de Campânia, Antonio Bassolino, a prefeita da cidade, Rosa Russo Iervolino, e o arcebispo de Nápoles, o cardeal Crescenzio Sepe.

A eles prometeu uma maior cooperação entre o Governo e as autoridades regionais e lhes anunciou a implementação de um plano do Ministério do Interior, que será anunciado amanhã pelo titular do departamento, Giuliano Amato, que também viajará para Napóles para expô-lo.

O plano prevê "um aumento substancial das forças da ordem", com o envio de entre mil e mil quatrocentos novos policiais e a colocação de câmaras de vigilância de televisão 24 horas ao dia.

Segundo Prodi, esta iniciativa também estabelecerá "uma coordenação mais próxima e modelos operacionais diferentes daqueles do passado".

No entanto, assinalou que a ação repressora é insuficiente e explicou que a legalidade é uma questão "política e jurídica", por isso também falou da necessidade de "ensinar valores como a justiça e a solidariedade".

Além disso, indicou que os centros assistenciais na periferia e a ajuda aos jovens deve ser multiplicados, já que muitos adolescentes caem nas redes mafiosas pela falta de trabalho e perspectivas de futuro.

Prodi pediu também confiança aos cidadãos e que "acabem com o ceticismo", porque "Nápoles é uma cidade de recursos".

"Os napolitanos devem dizer: podemos conseguir", animou o primeiro-ministro, enquanto a prefeita da cidade disse que espera do Governo "uma ajuda estável e concreta".

Segundo dados publicados estes dias pelos meios de imprensa, a Camorra tem um volume de negócios ilegais que alcança 16 bilhões de euros.

(© Último Segundo)


Il "piano sicurezza" per Napoli: "Controlleremo strada per strada"

ROMA - Il "Piano per la sicurezza di Napoli e provincia" varato dal ministro dell'Interno Giuliano Amato prevede tra l'altro di potenziare con mille uomini in più il controllo del territorio e l'attività investigativa, istituendo una forza di intervento rapida per operazioni straordinarie e il rafforzamento delle pattuglie in città e nella provincia. Tra gli obiettivi, spiega il Viminale, quello di "garantire la sicurezza dei cittadini in modo duraturo e permanente", oltre a "introdurre un controllo capillare e integrato del territorio, strada per strada", nonché "dare nuovo impulso al contrasto della criminalità organizzata" e "sviluppare la cultura della legalità".

Ecco cosa prevede il "Patto".

Mille uomini in più. Sono 250 gli uomini in più della Polizia (di cui 150 forze nuove) destinati soprattutto al controllo del territorio; ad essi, si aggiungono 274 Carabinieri (239 le forze nuove), di cui 125 per il controllo del territorio e 149 per l'attività investigativa, 70 uomini della Guardia di Finanza (tutte forze nuove) con compiti investigativi e 30 (anch'essi forze nuove) del Corpo Forestale. Inoltre, 400 uomini specializzati, tra Polizia e Carabinieri, saranno inviati da fuori città per operazioni mirate.

Forza di reazione rapida. E' istituita una forza di intervento rapida per operazioni straordinarie e mirate: ne fanno parte 200 poliziotti e altrettanti carabinieri.

Più pattuglie. In città saranno introdotte 79 pattuglie in più e altre 39 rafforzeranno il dispiegamento in Provincia; ad esse si aggiungono 18 pattuglie motociclistiche della Polizia di Stato. Così le pattuglie della Polizia impegnate nel controllo del territorio passeranno da 92 a 142, con un aumento di oltre il 50%. Vanno poi sommate anche 18 pattuglie motociclistiche in più. I Carabinieri ne metteranno a disposizione 29 in più in città e 39 in più in provincia.
I presidi sul territorio. Il sistema dei presidi sarà ristrutturato per garantire un controllo integrato del territorio, liberando nello stesso tempo uomini per compiti operativi. In particolare, il sistema dei commissariati della Polizia di Stato sarà ristrutturato in un nuovo assetto che prevede l'istituzione di 10 distretti di Polizia e la trasformazione dei vecchi commissariati in presidi più agili: sarà quindi possibile spostare 100 uomini dalle scrivanie al controllo del territorio e mettere in strada 50 pattuglie in più. Saranno potenziati gli attuali presidi dei Carabinieri su tutta l'area e sarà istituito un nuovo reparto territoriale nell'area sud-est del territorio provinciale, con sede probabilmente a Torre Annunziata. Introdotta, inoltre, un'integrazione intelligente tra i presidi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, con una distribuzione capillare su tutto il territorio. Sarà poi sbloccato il progetto della Cittadella della Polizia, il centro polifunzionale della Polizia di Stato, che sorgerà nell'area dell'ex manifattura Tabacchi.

Più mezzi.
Per la Polizia sono previsti 34 veicoli (26 motocicli e 8 autovetture ceduti in comodato dalle concessionarie autostradali) destinati al Reparto di intervento stradale, e 70 motoveicoli (costo 950 mila euro a carico della Ps) destinati alla Squadra di controllo degli itinerari turistici. I Carabinieri avranno invece 100 nuovi mezzi di varia tipologia con dotazioni informatiche. Il relativo finanziamento di 1 milione 575 mila euro avverrà con fondi delle istituzioni locali. Per la Guardia di Finanza, infine, sono previste 35 nuove autovetture, ai cui costi concorrerà la Regione con un milione di euro.

Alta sorveglianza sulle strade.
Sarà istituito il 'Reparto di Intervento della Polizia Stradale di Napoli' (Rips) con lo specifico compito di pattugliare la tangenziale, la Napoli-Castellammare, il tratto finale della Roma-Napoli e i raccordi autostradali. Il Reparto avrà un organico di 52 uomini e disporrà di 34 veicoli (26 motocicli e 8 autovetture), in modo da consentire l'impiego giornaliero di 12 pattuglie. Il progetto prevede anche la realizzazione di un apparato di videosorveglianza a fibra ottica.

Nucleo di controllo sugli itinerari turistici. Nascerà la 'Scit', Squadra di controllo degli itinerari turistici, per contrastare i fenomeni criminali nelle aree cittadine a forte vocazione turistica e in quelle più soggette a scippi. L'organico sarà di 150 unità, garantendo dalle 7 all'1 di notte 20 pattuglie per turno. La Squadra sarà dotata di 70 motoveicoli, che si aggiungono a quelli della sezione Nibbio, per un costo di 950mila euro a carico della Ps.

Videosorveglianza. Napoli, con la sua provincia diventerà, entro sei mesi, la prima area italiana interamente videosorvegliata. Un sistema di telecamere collegate alle sale operative delle forze dell'ordine monitorerà 24 ore su 24 le strade della città e dei comuni limitrofi, la tangenziale, i raccordi autostradali e le scuole. Cinque progetti già finanziati dalla Provincia per 4 mln e 550 mila euro porteranno le telecamere nelle zone più a rischio da Poggioreale a Forcella, da Ponticelli a Piazza Garibaldi; nei comuni vesuviani, da San Giorgio a Cremano a Sant'Anastasia, in quelli dell'area del Nord-est e nord-ovest, da Casoria ad Arzano; ed in quelli dell'area est, da Portici a Torre del Greco. La videorveglianza riguarderà anche le scuole con un programma che inizialmente si finanzierà con 440 mila euro trasferiti dalla regione alla provincia, che poi utilizzerà risorse per mezzo milione di euro. Ancora, videosorvegliati la tangenziale e i tratti autostradali, con un progetto per 925.140 euro, a carico della Gesac (Società autostrade Meridionali e Provincia): il sistema sarà ulteriormente finanziato per le nuove installazioni dal ministero dell'interno con 3 mln di euro.

Deposito e custodia di motorini sequestrati. 4000 mq della dismessa area del'Arsenale dell'esercito saranno destinati dal comune di Napoli, attraverso la "Napolipark", con un contributo regionale di 400 mila euro per la ristrutturazione della superficie. I lavori inizieranno in questo mese e il servizio diverrà operativo dal 30 gennaio prossimo.

Più illuminazione per una città più sicura. Un piano di interventi strutturali - per potenziare, ripristinare e completare la rete di illuminazione pubblica urbana - verrà attuato entro marzo 2007 dal comune di Napoli con 2 mln provenienti dalla regione, più altri 2,8 mln assicurati dallo stesso comune. Dalla provincia arriveranno 1,6 mln di euro.

Rifiuti. Sarà potenziata l'attività investigativa dei carabinieri contro i reati ambientali, in particolare per il ciclo dei rifiuti. Il reparto territoriale del Castello di Cisterna avrà 30 unità in più, ed altre 20 si aggiungeranno al Nucleo operativo ecologico.

Lotta della Gdf ai patrimoni illeciti e alla contraffazione. Settanta uomini verranno ulteriormente impiegati dalla Guardia di Finanza contro l'infiltrazione delle gang malavitose nell'economia legale; con la previsione di un Piano Speciale per aggredire i patrimoni di membri di organizzazioni criminali arricchitisi illecitamente e una task force contro la contraffazione, con particolare attenzione all'area del porto. I beni confiscati verranno riutilizzati, attraverso il rilancio del progetto "Nuovi percorsi Polis", in base ad un programma alimentato da fondi del ministero dell'interno e della regione Campania; verrà altresì rinforzato il progetto "Sole" della provincia e dei relativi comuni.

Coordinamento e verifica del patto. Il Prefetto di Napoli avrà la responsabilità di un 'monitoraggio costante' e della 'verifica' degli impegni assunti dai contraenti il patto; e sarà anche titolare dei relativi poteri di stimolo e di intervento.

(© La Repubblica)


Per Napoli si apre una nuova era

Roma - «La situazione di Napoli ha conosciuto degli importanti cambiamenti e miglioramenti negli ultimi dieci anni ma dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine pubblico tutti conosciamo la gravità e la drammaticità della situazione che in molti casi è legata alla capacità della camorra di inserirsi nelle difficoltà sociali, nella mancanza di lavoro, nell’incertezza per molti giovani e dunque di attirare tante, troppe persone nelle sue spire. Il Governo è in primissima linea, d’intesa con il sindaco Iervolino, la Regione, con il presidente Bassolino, con la provincia». Così il vicepresidente del Consiglio dei Ministri Francesco Rutelli ha risposto ieri  nel corso del “Question time” alla Camera dei Deputati sull’emergenza criminalità a Napoli.

«A questo scopo - ha sottolineato Rutelli – è stata dedicata l’azione che il ministro dell’Interno in prima persona ha assunto già dal mese di settembre col viceministro Minniti sino a firmare il patto, venerdì scorso, alla prefettura di Napoli, 24 ore dopo la visita in città del presidente Romano Prodi». «L’intesa - ha precisato il vicepremier - non riguarda “pannicelli caldi”, ma persegue obiettivi strutturali per contrastare la criminalità e sviluppare una cultura della legalità. Ci vuole tempo per questo ma l’impegno di tutti è superare questa logica dell’emergenza». In dettaglio, l’intervento prevede il rafforzamento dell’attività di prevenzione «e di controllo del territorio, progetti di riqualificazione urbana (che vanno dalla videosorveglianza all’illuminazione, con progetti molto concreti), maggiore collaborazione tra tutte le istituzioni, anche sul piano finanziario» ha spiegato Rutelli. «In termini pratici – ha aggiunto - ci saranno circa mille agenti in più, poliziotti, carabinieri, finanzieri, guardie forestali, in parte provenienti da fuori città in parte recuperati da compiti amministrativi per il controllo del territorio e compiti investigativi. Quattrocento di essi costituiranno una forza d’intervento rapida destinata a forze d’azione straordinaria. Aumenteranno inoltre le pattuglie: 79 in città, 39 in provincia e sarà costituita (è stata una mia richiesta) la squadra di controllo di itinerari turistici» ha aggiunto l’ex sindaco della Capitale.  «Occorre che ci siano forze di polizia specializzate che conoscano quei territori, quei tragitti per attività turistiche in permanenza - ha precisato il vicepresidente – perché se vengono cambiate in continuazione le forze dell’ordine non hanno il controllo del territorio che rassicuri i turisti, che noi vogliamo crescano. Non possiamo infatti chiedere interventi strutturali per l’economia a Napoli se non miglioriamo anche la possibilità di potenziare l’offerta turistica e culturale d’intesa con le strutture del territorio».

Non solo. «Ci saranno più veicoli - ha sottolineato Rutelli - oltre 100 motociclette per presidiare i vicoli(al finanziamento concorreranno anche le istituzioni locali) e saranno potenziati i presidi dei carabinieri su tutta l’area e verrà istituito un nuovo reparto territoriale. Napoli e provincia saranno la prima area interamente videosorvegliata 24 ore su 24 con un sistema di telecamere che riguarderà strade e scuole, anche qui d’intesa tra regione e provincia». Infine il viceministro dell’Interno Minniti ogni 6 mesi farà un rapporto preciso sulla portata dell’emergenza.

(© Il Meridiano)

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