A Itália possui, hoje, um milhão de pessoas que não sabem ler e nem
escrever. Cinco milhões de italianos, no entanto, ainda são
classificados como analfabetos funcionais, ou seja, são pessoas que não
têm condições de compreender um artigo de jornal ou preencher um
formulário. As informações foram divulgadas durante 3º encontro
internacional sobre aprendizagem, realizado em Arezzo, na semana
passada, em uma promoção do Cofir, entidade que reúne profissionais da
educação.
Percentualmente, a Itália colabora pouco com a cifra mundial de
analfabetos, que chega a 800 milhões, segundo Frederico Batini,
presidente da Cofir. Na verdade, segundo dados da Università di Castel
Sant'Angelo dell'Unla (Unione Nazionale per la Lotta contro
l'Analfabetismo) os analfabetos na Itália compreendem um percentual de
12% da população, contra 7,5% de laureados. No total, são seis milhões
de pessoas entre os completamente privados de alfabetização e os apenas
alfabetizados.
Segundo a Cofir, “Il fallimento del nostro sistema educativo è
lampante non soltanto in virtù delle indagini comparative nazionali ed
internazionali ma dal livello di disaffezione all'istruzione ed alla
formazione lungo l'intero arco della vita, dal livello di
controdistributività con il quale, spesso, sono gestite le risorse, dal
fallimento delle politiche di apprendimento per l’intero corso della
vita che ci situano a distanze abissali da altre nazioni.
Il problema del diritto all'apprendimento non si sostanzia
semplicemente attraverso il consentire, burocraticamente, l'accesso
all'istruzione sino al compimento del sedicesimo e nemmeno del
diciottesimo anno di età. Istruzione ed educazione debbono consentire
l'apprendimento... apprendimento significa qualità dei sistemi
educativi, significa che il risultato per i soggetti che intersecano
l'istruzione, la formazione, l'educazione non formale deve essere un
risultato in termini di empowerment.
Il convegno si pone l'obiettivo di rubricare le principali difficoltà
e disparità in questo senso, di suggerire piste di soluzione, di
individuare un tema emergente per lanciare una ricerca internazionale i
cui risultati vengano presentati nel convegno dell'anno successivo. Ma
ci si pone anche un obiettivo informativo. Un paese che non investe in
queste cose è una paese che non ha a cuore il proprio futuro.