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Um milhão de italianos não sabem ler nem escrever

07/11/2006

Imagem: Cofir

Especialistas não se conformam com o número de analfabetos que ainda existem na Itália

A Itália possui, hoje, um milhão de pessoas que não sabem ler e nem escrever. Cinco milhões de italianos, no entanto, ainda são classificados como analfabetos funcionais, ou seja, são pessoas que não têm condições de compreender um artigo de jornal ou preencher um formulário. As informações foram divulgadas durante 3º encontro internacional sobre aprendizagem, realizado em Arezzo, na semana passada,  em uma promoção do Cofir, entidade que reúne profissionais da educação.

Percentualmente, a Itália colabora pouco com a cifra mundial de analfabetos, que chega a 800 milhões, segundo Frederico Batini, presidente da Cofir. Na verdade, segundo dados da Università  di Castel Sant'Angelo dell'Unla (Unione Nazionale per la Lotta contro l'Analfabetismo) os analfabetos na Itália compreendem um percentual de 12% da população, contra 7,5% de laureados. No total, são seis milhões de pessoas entre os completamente privados de alfabetização e os apenas alfabetizados.

Segundo a Cofir, “Il fallimento del nostro sistema educativo è lampante non soltanto in virtù delle indagini comparative nazionali ed internazionali ma dal livello di disaffezione all'istruzione ed alla formazione lungo l'intero arco della vita, dal livello di controdistributività con il quale, spesso, sono gestite le risorse, dal fallimento delle politiche di apprendimento per l’intero corso della vita che ci situano a distanze abissali da altre nazioni.

Il problema del diritto all'apprendimento non si sostanzia semplicemente attraverso il consentire, burocraticamente, l'accesso all'istruzione sino al compimento del sedicesimo e nemmeno del diciottesimo anno di età. Istruzione ed educazione debbono consentire l'apprendimento... apprendimento significa qualità dei sistemi educativi, significa che il risultato per i soggetti che intersecano l'istruzione, la formazione, l'educazione non formale deve essere un risultato in termini di empowerment.

Il convegno si pone l'obiettivo di rubricare le principali difficoltà e disparità in questo senso, di suggerire piste di soluzione, di individuare un tema emergente per lanciare una ricerca internazionale i cui risultati vengano presentati nel convegno dell'anno successivo. Ma ci si pone anche un obiettivo informativo. Un paese che non investe in queste cose è una paese che non ha a cuore il proprio futuro.

(© Oriundi)

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