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O deputado italiano
Vladimir Luxuria |
ROMA (Reuters) - Que banheiro deve usar um político transexual no
Parlamento? Essa delicada questão provocou na sexta-feira uma briga na
Câmara italiana, onde atua o primeiro deputado travesti da Europa.
"Você não pode usar este lavatório. Este é o banheiro das mulheres",
disse a deputada Elisabetta Gardini, de centro-direita, ao colega
Vladimir Luxuria, provocando uma discussão que levou à intervenção do
presidente da Casa.
Luxuria se veste como mulher, mas nunca fez cirurgia para mudar de
sexo. Eleito em abril pela centro-esquerda, essa ex-drag queen, de 40
anos, defende os direitos dos homossexuais e prefere ser chamado de
"ela".
"Uso o banheiro das mulheres há anos. Eu nunca esperaria um ataque em
tons tão violentos", disse Luxuria. "Seria muito constrangedor para mim
usar o banheiro dos homens. Para mim e para os próprios homens."
Gardini, líder do partido Forza Italia, do ex-primeiro-ministro
Silvio Berlusconi, se disse chocada por encontrar com Luxuria no
banheiro. "Eu o vi e realmente me senti mal", disse ela, que escreveu
uma carta de protesto à direção da Câmara.
"Ele deveria ter um banheiro só para ele", argumentou a deputada,
apoiada por colegas de centro-direita na proposta de construção de um
banheiro especialmente para transexuais.
Na improvável hipótese de aprovação, o projeto aumentaria ainda mais
as verbas para os banheiros do Parlamento, que já são alvo de polêmica.
O orçamento de 2007, cheio de restrições em outras áreas, reserva mais
de 2 milhões de euros (2,5 milhões de dólares) para sabonete, papel
higiênico e produtos de limpeza só para o Senado.
A bancada de centro-esquerda saiu em defesa de Luxuria, acusando
Gardini de uma discriminação equivalente ao racismo.
O presidente do Parlamento, Fausto Bertinotti, pediu tolerância.
(Texto de Silvia Aloisi)
(©
Reuters Brasil)
SOCIETA'
LA PORTAVOCE DI FORZA ITALIA CHIAMA I QUESTORI, CHE LE DANNO TORTO.
IL CENTRODESTRA SI DIVIDE. LA RUSSA: PER ME PUO’ ANDARE DOVE VUOLE
La guerra dei tre sessi
Gardini caccia Luxuria dal bagno delle donne
Carfagna: se vuole entrare si faccia operare
di Costanza Rizzacasa
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Vladimir Luxuria: «Io mi
riconosco nel genere
femminile, mai avuto
problemi con le altre
colleghe». |
ROMA. «Se Luxuria si sottoponesse ai dovuti interventi e diventasse
una donna a tutti gli effetti nessuno avrebbe più nulla da ridire, e sia
io che Elisabetta l’accetteremmo di buon grado alla toilette delle
signore». L’incredibile proposta arriva dalla deputata di Fi Mara
Carfagna, dopo che ieri, a dispetto di spionaggi e Finanziaria,
Montecitorio è stato monopolizzato dalle necessità fisiologiche di
Vladimir Luxuria. Tutto è iniziato quando la portavoce forzista
Elisabetta Gardini ha incontrato il deputato transgender nel bagno delle
donne. «Allora è vero che usi i nostri bagni! - l’ha aggredito - Vai
fuori, tu sei un uomo. Qui non ci puoi stare». Poi, dopo aver redarguito
le addette alle pulizie per averlo fatto entrare, è corsa a lamentarsi
coi questori della Camera. Che però hanno dato ragione all’esponente di
Rifondazione sottolineando che «le scelte relative alla propria identità
sessuale appartengono alla sfera personale di ciascuno e come tali vanno
rispettate, specie quando sono note e oggetto di pubblico riconoscimento
all’atto dell’elezione a deputato».
CHIACCHERE TRA DONNE
«Sono sei mesi che vado al bagno delle donne - spiega Luxuria -. Uso
questa grande invenzione che si chiama porta, mi chiudo dentro e penso
ai fatti miei. Di colleghe lì dentro ne ho incontrate tante, dalla
Santanché a Katia Bellillo a Graziella Mascia, e nessuna ha mai avuto da
ridire sulla mia presenza. Anzi, spesso ci intratteniamo in chiacchiere
tra donne: “Dove hai comprato questa spilla”, “Chi ti ha fatto quel bel
taglio di capelli”... Quando la Gardini mi ha attaccata, sulle prime ho
pensato che fosse uno scherzo, poi però mi ha messo anche soggezione,
alla fine ero scioccata». E manda a dire alla rivale: «Io mi riconosco
nel genere femminile. Sarebbe imbarazzante per me andare a far pipì con
gli uomini. Se la signora non vuole più vedermi nel bagno delle donne
che vada lei al bagno degli uomini».
La portavoce di Forza Italia parla di «questione fisiologica» e di
«gravissimo disagio». «E’ stato un trauma - racconta -. Mi sono sentita
violata nel mio intimo. Appena l’ho visto ho provato subito una
fortissima sensazione di malessere. Guadagno non è una donna, e
rispettare la diversità non vuol dire non vederla. Poi francamente come
può affermare di sentirsi donna uno che dice che andare nel bagno degli
uomini sarebbe imbarazzante per gli uomini che lo incontrassero? E’ un
discorso del tutto maschilista».
LA POLEMICA
E mentre scatta il tormentone, «Ma tu ci andresti al bagno con
Luxuria?», Daniela Santanché prende le difese del deputato transgender.
«Certe parole non si commentano nemmeno - afferma -. Da donna a donna
vorrei dire all’onorevole Gardini che le violenze sessuali sono altre».
Di diverso avviso la collega di An Giorgia Meloni, che chiede
addirittura che «Guadagno venga richiamato per iscritto», mentre il
ministro delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini si dice
«esterrefatta». «E’ incredibile - osserva - che si debba intervenire su
quali servizi possa utilizzare l’onorevole Luxuria, se non quelli che
lei ritiene utili».
E se Jole Santelli riconosce che «forse a qualcuno può dare fastidio, e
so che Elisabetta la vive molto male», ma precisa che lei non è turbata
affatto e capisce il punto di vista di Luxuria, «che non può certo
andare al bagno degli uomini», la diessina Gloria Buffo osserva che «se
una è sicura della propria identità non può rimanere infastidita» e
Franca Bimbi della Margherita esorta la Gardini «a cercare di andare sui
giornali per motivi un po’ più seri». Ma il più categorico è Ignazio La
Russa: «L’onorevole Luxuria può andare dove vuole, anche da noi. A me
non crea nessun problema. Però se la Gardini ha questi dubbi, se li
tenga».Il dilemma al cinema Il manifesto del film «Transamerica»,
interpretato da una strepitosa Felicity Huffman, vincitrice del Golden
Globe 2006 come miglior attrice protagonista. Anche in questo caso, il
transessuale non sa a che bagno votarsi.
(©
La Stampa Web) |