di Massimiliano Di Giorgio
ROMA (Reuters) - Il tamponamento tra due convogli della metropolitana
di Roma, avvenuto per cause ancora da accertare, ha provocato questa
mattina la morte di una persona e il ferimento di altre 250, di cui una
versa in gravissime condizioni. Lo riferiscono la prefettura e
l'assessorato regionale alla Salute.
In precedenza i Vigili del Fuoco avevano parlato di due morti.
L'incidente è avvenuto intorno alle 9.35 di questa mattina lungo la
linea A, quella più affollata delle due che servono Roma, nella
stazione di Piazza Vittorio, a una fermata da Termini e in zona
centrale.
Il comandante dei pompieri di Roma ha detto ai cronisti che per il
momento le cause dell'episodio sono imprecisate, mentre il ministro dei
Trasporti ha disposto un'indagine amministrativa.
La Procura di Roma ha invece aperto un fascicolo contro ignoti,
ipotizzando i reati di omicidio colposo e lesioni gravissime,
riferiscono fonti giudiziarie.
Secondo i testimoni, un treno diretto dal terminal di Ananagnina a
quello di Battistini ha investito un altro convoglio fermo in stazione.
Il primo vagone del treno in arrivo si è particamente accartocciato su
stesso.
"VEDEVO IL TRENO CHE SI AVVICINAVA SEMPRE DI PIU'"
"Vedevo questo treno che si avvicinava sempre di più, o meglio
eravamo noi che ci avvicinavamo al treno, che era fermo", ha detto
Fabiano De Santis, un procuratore legale che viaggiava sul primo vagone
e che ha visto la scena da un finestrino che si affaccia sulla cabina di
guida.
"Gli siamo andati contro a velocità considerevole, senza frenare".
Allora mi sono ritratto d'istinto. Ho sentito l'impatto che arrivava,
poi ho visto la parete della metro accartocciarsi. Ho preso una botta
alla spalla, ma sono stato fortunatissimo", ha detto ancora l'uomo che
si stava recando in tribunale.
"Subito dopo l'impatto c'era parecchio fumo. Ho visto persone rimaste
incastrate, persone che avevano perso conoscenza... I soccorsi sono
stati tempestivi".
Un altro testimone, l'italo-americano Andrew Trovaioli, che si
trovava sull'ultimo vagone dello stesso convoglio - ancora in galleria
al momento dell'impatto - ha detto: "L'impatto è stato brutale. Dopo è
andata via la luce. C'era della gente per terra, c'era del sangue. Ci
simao aiutati tra noi. Un sigkore ha gridato 'calma', ed è riuscito ad
aprire una delle porte. Siamo scesi nel tunnel e ci siamo incamminati in
fila indiana verso la stazione".
"Dalla stazione nessuno ha detto nulla, non hanno dato alcun
annuncio".
Sulla linea A della metro, quella più recente, aperta all'inizio
degli anni 80, sono in corso da oltre un anno lavori di ammodernamento,
e le corse finiscono anticipatamente, alle 21.
La maggior parte dei passeggeri sui treni e coloro che erano in
attesa sulla banchina sono usciti in superficie attraverso le quattro
ingressi della stazione, che circondano piazza Vittorio Emanuele II, la
più grande piazza della Capitale. I feriti più lievi sono usciti sulle
loro gambe o sostenuti dagli altri passeggeri, mentre i passanti e i
proprietari dei negozi gli davano la prima assistenza. Spesso anche solo
una sedia e un bicchiere d'acqua.
Alcuni dei feriti sono stati trasportati nelle due farmacie che
sorgono sulla piazza, prima che il personale del servizio d'emergenza
sanitaria 118 erigesse un piccolo pronto soccorso da campo accanto a un
giardino.
Nel frattempo, vigili urbani, polizia, carabinieri e protezione
civile bloccavano la circolazione intorno alla piazza per consenire il
passaggio dei mezzi di soccorso.
Il bilancio dell'incidente stilato nel primo pomeriggio dal Viminale
parla di una vittima - una donna italiana di 30 anni originaria di
Frosinone - cinque feriti gravi e 250 tra feriti lievi e contusi, anche
se diverse persone se ne sono andate per poprio conto, rifiutando il
ricovero e preferendosi fare venire a prendere da familiari o
conoscenti. Sono gravissime in particolare le condizioni di una donna
cinese, che in un primo momento, all'arrivo in ospedale, era stata data
per morta. Di qui, spiegano i funzionari, le cifre discoranti fornite
inizilamente dai vari enti.
ESCLUSA IPOTESI TERRORISMO, DINAMICA INCIDENTE DA ACCERTARE
Fin dal primo momento le autorità e le forze dell'ordine hanno
escluso l'ipotesi di un attentato terroristico, anche se la dinamica
dell'incidente è ancora tutta da accertare.
"Si sta cercando di capire se si tratti di un errore umano o se
all'origine dell'incidente vi siano problemi nella segnaletica", ha
detto a Reuters il presidente del Consiglio Romano Prodi. "I treni erano
nuovi e non vi sono al momento guasti tecnici visibili".
"Non sappiamo ancora molto sulla dinamica", ha detto il ministro
dell'Interno Giuliano Amato entrando a Milano all'assemblea generale
delle province italiane. "Chiaramente c'è stato un tamponamento,
qualcosa non ha funzionato ai sistemi automatici di controllo. La
situazione adesso è sotto controllo", ha aggiunto, esprimendo
preoccupazione per i feriti.
Il governo riferirà sull'accaduto nel pomeriggio al Senato, ha detto
il presidente di Palazzo Madama, Franco Marini, mentre il ministro dei
Trasporti Alessandro Bianchi ha disposto un'indagine amministrativa
sull'incidente.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso in una
nota cordoglio per le vittime e vicinanza ai numerosi feriti.