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O diretor de Nuovomondo,
Emanuele Crialese,
diante do cartaz do filme |
"Cinema, Aspirinas e Urubus", de Marcelo
Gomes, escolhido para representar o Brasil, vai enfrentar fortes
concorrentes como "Volver", de Almodóvar e o italiano
"Nuovomondo"
EFE
LOS ANGELES, EUA
- Com o encerramento do prazo de inscrições na categoria filmes
estrangeiros, começa a seleção dos cinco filmes que concorrerão a 79.ª
edição do Oscar. "Cinema, Aspirinas e Urubus", de Marcelo Gomes, foi
escolhido para representar o Brasil.
No total, a Academia de Artes e
Ciências Cinematográficas convidou 83 países para que entrem na
competição pela estatueta.
Vai concorrer a uma vaga, com
"Cinema, Aspirinas e Urubus"o novo filme de Pedro Almodóvar, "Volver",
tragicomédia selecionada pela Academia espanhola.
Foi uma escolha esperada em
Hollywood, onde o filme espanhol é um dos favoritos da crítica
americana. Além desta categoria, "Volver" também aparece nas apostas
como melhor filme, melhor diretor e melhor atriz, para Penélope Cruz.
Com duas estatuetas, uma na
categoria de filme estrangeiro por "Tudo Sobre Minha Mãe" e outra na
de roteiro original com "Fale com Ela", Almodóvar disse à imprensa que
a escolha foi a mais adequada.
A Itália, país com maior número de
estatuetas na categoria de filme estrangeiro, indicou o filme
"Nuovomondo" ("Golden Door"), de Emanuele Crialese, sobre o êxodo de
uma família siciliana aos EUA no começo do século 20.
A França concorre com "Fauteuils
D´Orchestre". Dirigido por Daniele Thompson, filha do diretor Gérard
Oury, e com roteiro de seu filho Christopher Thompson, o filme narra a
história de uma mulher do povo que encontra um trabalho como garçonete
na prestigiosa Avenida de Montaigne em Paris.
Caso as apostas da crítica americana
se confirmem, o espanhol estará entre os cinco candidatos que serão
anunciados em 23 de janeiro de 2007.
O México confirmou na sexta-feira o
último filme de Guillermo del Toro, "O Labirinto do Fauno", como seu
representante oficial. O filme foi um dos favoritos no último Festival
Internacional de Cannes, realizado na França, e sua história
fantástica, que tem o pós-guerra espanhol como cenário, é uma das
estréias mais esperadas nos EUA, que acontece no dia 29 de dezembro.
"Foi um acordo que fizemos os três
porque somos amigos e porque o filme de Guillermo é o mais adequado",
declarou à EFE o realizador mexicano Alejandro González Iñárritu, se
referindo a del Toro e a seu compatriota Alfonso Cuarón.
Cuba e Colômbia, apostaram em seus
filmes com melhor desempenho nas bilheterias, "El Benny" e "Soñar no
Cuesta Nada", respectivamente.
Outros países apostam em filmes
totalmente internacionais como é o caso da produção luxemburguesa
"Your Name is Justine", dirigida pelo venezuelano Franco de Peña e
falado em inglês, alemão e polonês, ou o canadense falado em hindi
(língua falada na Índia) "Water", de Deepha Mehta.
A Academia mantém a exigência que o
filme seja falado em outra língua que não o inglês, mas ele já não
precisa ser na língua do país que representa.
Outras mudanças nesta sempre
polêmica categoria - por causa da sua grande diversidade - afetam o
processo de seleção. Agora a pré-seleção incluirá também os membros da
Academia em Nova York e contará com dois comitês prévios, um de
voluntários, do qual sairão nove favoritos, e um segundo grupo que se
encarregará de reduzir o número a cinco candidatos.
(©
Agência Estado)
Crialese, immigrati all’Oscar
«La mia storia parla degli Usa, di noi e dei sogni»
di Fulvia Caprara
ROMA. E’ raggiante, gli brillano gli occhi, addenta un panino e poi
confessa: «Non posso descrivere i miei sentimenti di questo momento
perchè sarebbe retorico; sono sbalordito, intontito, la notizia mi piove
addosso come una pioggia benedetta. Nuovomondo è il mio terzo film,
realizzato senza un grosso budget e senza grosse star, grazie alla
grande fiducia dei miei finanziatori. Ora ho bisogno di una pausa, per
ritrovare me stesso e i miei ritmi». Per Emanuele Crialese, romano di
origini siciliane è iniziata ieri l’avventura degli Oscar, il suo film,
premiato con il Leone d’Argento all’ultima Mostra del cinema di Venezia,
rappresenterà l’Italia nella prossima corsa alle statuette per il
miglior film non in lingua inglese. La Commissione istituita presso
l’Anica su invito dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences lo ha
designato ieri mattina, durante la «prima votazione utile», quindi senza
incertezze nè intoppi. Insieme con Crialese erano in ballo Il
caimano di Nanni Moretti, Fuoco su di me di Lamberto
Lambertini, Lettere dal Sahara di Vittorio De Seta, Il mio
miglior nemico di Carlo Verdone, Il regista di matrimoni
di Marco Bellocchio. La candidatura della Stella che non c’è è
stata ritirata per volontà del regista Gianni Amelio che, avendo avuto
già altre volte l’opportunità di partecipare alle notte delle stelle, ha
voluto lasciare campo libero ad altri colleghi. Il film di Michele
Placido Romanzo criminale ha abbandonato la gara perchè alcuni
problemi legati al regolamento dell’Academy lo avrebbero esposto «a
forte rischio di ineleggibilità».
Per Raicinema la designazione di Nuovomondo è una nuova
vittoria: «Per il terzo anno consecutivo - dichiara l’amministratore
delegato Giancarlo Leone - un film coprodotto e distribuito da Rai
Cinema e 01 Distribution viene indicato come candidato italiano
all’Oscar. Nel 2004 con Le chiavi di casa di Gianni Amelio
abbiamo sfiorato l’ingresso nella cinquina; l’anno scorso con La
bestia nel cuore di Cristina Comencini abbiamo ottenuto la
prestigiosa nomination. Speriamo che questa edizione dell’Academy Award
ci riservi soddisfazioni ancora maggiori nel nome e per il bene del
cinema italiano». Il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli parla
di «giornata speciale» per il cinema italiano e ricorda che la pellicola
«potrà usufruire, per la sua corsa all’Oscar, di un apposito fondo
istituito nel luglio scorso dal Ministero, proprio per sostenere la
promozione del film candidato al prestigioso premio». Il Presidente
della Biennale Davide Croff e il Direttore della Mostra di Venezia Marco
Muller considerano la designazione di Crialese «un ulteriore
riconoscimento per quanti credono nella Mostra che, per il terzo anno
consecutivo, ha selezionato per il proprio concorso il film candidato a
rappresentare l’Italia agli Oscar». Il presidente dell’Anica Paolo
Ferrari ha augurato al regista designato e al suo film «la più grande
fortuna, proprio in quel Nuovo mondo che ha illustrato così bene». La
vita americana della pellicola inizia, fa sapere Giancarlo Leone, nel
migliore dei modi: «Non è molto facile per un titolo italiano ottenere
una distribuzione negli Stati Uniti, stavolta possiamo dire di avere in
corso ben tre trattative con altrettanti distributori interessati».
Intanto, in Italia, nei primi dieci giorni di programmazione, il film ha
incassato 750mila euro.
Affidato a protagonisti sconosciuti o quasi, a parte Charlotte
Gainsbourg nelle vesti dell’enigmatica Lucy, «Nuovomondo» è «la storia
di un viaggio che trasforma gli uomini», il percorso epico di una
famiglia che, insieme a tante altre, abbandona la Sicilia, terra natale,
per approdare su un pianeta sconosciuto, l’America dell’abbondanza e
della prosperità, il luogo del mito, dove tutto è possibile. Ma la prima
tappa, Ellis Island, «l’isola della quarantena» o anche «l’isola delle
lacrime», si rivela irta di pericoli, più difficile di come chiunque
avrebbe potuto immaginarla: «Il mio non è un film buonista - rivendica
l’autore - certo, potevo approfondire la strada dell’eugenetica, ma
allora avrei dovuto parlare di tante altre cose. M’interessava
raggiungere il pubblico americano ricordando le loro origini,
raccontando che facevano test fisici e mentali agli stranieri,
descrivendo il loro sogno che poi era anche il nostro». Della cinquina
dei film stranieri (le nomination saranno rese note il 23 gennaio mentre
per il 25 dello stesso mese è fissata la serata di premiazione) dovrebbe
far parte Volver di Pedro Almodovar: «Bellissimo - dice il
regista -, ma non sono d’accordo con chi sostiene che è il suo migliore.
E poi quest’anno Almodovar può puntare sulla protagonista, Penelope
Cruz». Con altrettanta sincerità Crialese parla dei colleghi italiani,
fino a ieri suoi diretti concorrenti: «Gianni Amelio è l’autore che,
negli ultimi vent’anni, mi ha insegnato di più. Di Nanni Moretti sono un
ammiratore da sempre, posso dire di essere cresciuto con i suoi film, ma
Il caimano non mi ha preso, non mi ha acchiappato».
(©
La Stampa Web)
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