da Efe, em Roma
Todos os segredos da vida pessoal e profissional do "rei do pornô", o
italiano Rocco Siffredi, contados pelo próprio, serão conhecidos nesta
semana na Itália com a publicação de suas esperadas memórias.
Siffredi, que se aposentou há dois anos como ator e que agora se dedica
à produção de filmes pornográficos, decidiu que era o momento de contar
como virou um ídolo do pornô e se lançou no projeto de suas memórias:
"Eu, Rocco".
"Um livro para meus fãs, escrito com minha linguagem", explica Siffredi,
que na autobiografia conta uma infância "normal" em uma família modesta,
passa pelos "primeiros prazeres solitários no banheiro" e a vergonha que
sentiu quando foi descoberto por sua mãe.
O ator explica como passou de Rocco Tano, um adolescente nascido no 1964
em Ortona, no litoral do mar Adriático, ao ator pornográfico mais
conhecido no mundo.
Antes de completar os 16 anos, Siffredi ganhou um torneio de masturbação
--11 ejaculações em seis horas, como afirma no livro--, o que o fez
pensar que tinha qualidades físicas extraordinárias. Após colecionar
diferentes histórias sexuais, Siffredi decidiu que era a hora de "que
lhe pagassem por seus serviços".
Com 20 anos, o italiano foi coroado como "Divo das revistas pornô" pela
publicação "Supersexy", o que lhe valeu seu primeiro contrato como ator
e o começo de uma carreira bem-sucedida.
Uma carreira que foi ajudada por uma de suas atribuições físicas, "os 24
centímetros" de seu pênis, como reconhece. Na capa do livro aparece em
contraluz uma régua que marca a famosa medida.
Siffredi conta também que decidiu ser ator pornô por "vocação", porque
"ser ator de filmes pornográficas não é um verdadeiro trabalho, já que
fazer amor durante oito horas é impossível para uma pessoa normal". No
livro, o rei do pornô dá alguns conselhos para melhorar as qualidades
sexuais.
O livro relembra os cerca de 1,5 mil filmes em que trabalhou e as mais
de 4 mil mulheres com que manteve relações sexuais, segundo ele, e
também fornece uma visão particular do mundo do cinema pornô e dos
problemas do setor, "em que não chega bastante dinheiro, por isso é
impossível pagar bons roteiristas".
(©
Folha Online)
Rocco e le sue
donne «Ne ho avute mille»
Dal set hard all'arrivo
in regia: Siffredi si racconta
di CAMILLA
MONTELLA
MILANO Le prime tra righe del libro
sembrano quelle di una biografia tradizionale. «Sono nato nel 1964 a
Ortona, una cittadina sulla costa adriatica, in Abruzzo. Mio padre
faceva il cantoniere e mia madre faceva la moglie...». Anche il titolo
è semplice, senza pruriti: "Io, Rocco" (Mondadori). Poi si parte con
una interminabile teoria di orge sotto le telecamere, di racconti
della prima volta e della millesima, di consigli teorici e pratici su
come si diventa una pornostar degna dell'Oscar. La mano che scrive è
la più autorevole e celebre (nel settore...).Rocco Siffredi l'Oscar
dei video a luci rosse lo ha vinto davvero: a Las Vegas nel 1991, cinque
anni dopo il suo esordio davanti alla macchina da presa e "sopra" un
numero di attrici che ha contato lui stesso oltre il migliaio. Il
racconto di Rocco parte dal giorno fatidico in cui, appena ragazzino,
scopre di avere più occhi per le ragazze che per le partite di pallone.
Prima di terminare gli studi a sedici anni con un diploma tecnico, vince
alla grande il torneo scolastico di masturbazione: undici volte in sei
ore.
Presto comincia a collezionare esperienze con donne sempre diverse,
fino all'intuizione decisiva: perché non farsi anche pagare? A vent'anni
l'incontro fortunato: Rocco viene notato da Supersex, il divo dei
giornaletti hard anni '80 Gabriel Pontello. Il primo set in carriera,
"Belle d'amour", non gli riesce granché, emozionato e assediato dagli
invidiosi: «Gli attori avevano fatto in modo che io avessi l'attrice più
vecchia», ma le qualità fisiche dell'attore saltano all'occhio.
È boom: Moana Pozzi vuole solo lui, gli Stati Uniti lo invitano in
tournée, il mondo lo reclama, anche se in Giappone le attrici sono
scioccate dalla sua magnificenza e alla fine gli viene vietato di
"recitare". Intanto la bella fidanzata Tina (guarda un po') si lamenta.
Lui sceglie il lavoro, lancia in resta. Con l'attuale moglie Rosa,
invece, tutto è diverso. A lei va bene così e come sia possibile, lo
ammette Rocco stesso, non si sa. Anche i due figli, Lorenzo e Leonardo,
conoscono il mestiere del padre e sono sereni. I problemi vengono solo
dai media, che minacciano costantemente la nota riservatezza
dell'attore.
Nel libro si legge anche una parte più tecnica: legislazione del
mondo del porno, soldi che girano nell'ambiente (non abbastanza, tanto
che non le produzioni non riescono a pagare buoni sceneggiatori e,
soprattutto, buoni dialogisti), consigli pratici per aspiranti emulatori
e avvertenze sui lati sgradevoli dello show business. Più una messe di
consigli utili: in azione, sforzarsi di pensare ad altro ma non
trascurare la donna perché sennò si offende.
Serve anche imparare bene le battute a memoria (non molte...) e mai
innamorarsi di una collega. Infine, non trascurare una colazione
nutriente: un litro di latte, cinque uova, due banane e proteine in
polvere. Nel 1992 Siffredi si cimenta anche come regista e a
quarant'anni decide di smettere completamente come attore: «Non per
ragioni fisiologiche, come qualcuno ha ipotizzato, ma mi sento
appagato». Chi più di lui...
(©
La Mescolanza)