Retornar ao índice ItaliaOggi

   

Notizie d'Italia

   

 

Grupo acha cidade ancestral perdida de Veneza

03/08/2009

Antiga ilustração de Veneza
 

RICARDO BONALUME NETO
da Folha de S.Paulo

Não é todo dia que se encontra uma cidade perdida, a não ser em um filme com as aventuras de um Indiana Jones. Mas pesquisadores italianos conseguiram achar uma cidade perdida bem ao lado de um dos destinos turísticos mais visitados do mundo, Veneza.

As ruínas da cidade romana de Altinum foram localizadas em imagens aéreas graças a um período de estiagem em julho de 2007, que permitiu "ver" abaixo do solo. A cidade foi abandonada a partir do século 5º da Era Cristã por causa de invasões bárbaras. Seus habitantes moveram-se para a mais protegida posição em meio à laguna, fundando a atual Veneza.

Altinum está enterrada sob culturas de milho e soja. O estresse hídrico provocado pela seca pode ser detectado graças à radiação infravermelha próxima, sensível a mudanças no crescimento da vegetação.

A diferença na reflexão permite criar imagens com cores falsas. Cores mais claras indicam locais onde há pedras, tijolos ou mesmo solo compactado sob as plantas. As cores mais escuras revelam onde há depressões no terreno, indicando poços e canais, mesmo que cheios de sedimentos.

"Nós descobrimos o mapa da cidade. Nós agora sabemos como era o tecido urbano, onde estavam os edifícios principais, monumentais, onde era a cidade, suas portas e a existência, que não se suspeitava, de um canal que cruzava a cidade e a conectava à laguna e aos rios no interior. Também achamos algumas estruturas do porto, que devia ser provavelmente o porto da cidade romana", afirma Paolo Mozzi, um dos quatro autores da pesquisa, do Departamento de Geografia da Universidade de Pádua.

De posse do mapa, o próximo passo é iniciar pesquisas com arqueólogos e historiadores focadas em locais específicos da cidade. O mapa mostra claramente onde ficavam o teatro e o fórum, e a possível localização de dois templos. Ironicamente, algumas escavações arqueológicas já haviam sido feitas, mas em pontos fora da cidade.

Altinum é a única grande cidade romana no norte da Itália, e uma das poucas na Europa, que não foi enterrada por construções medievais e modernas. Ela tem um tamanho comparável a Pompeia, a cidade perto de Nápoles soterrada pela erupção do vulcão Vesúvio.

A reconstrução da planta da cidade indica que ela era cercada por uma rede de rios e canais. Isso confirma a descrição feita pelo antigo geógrafo grego Estrabão (cerca 64 a.C. - cerca 24 d.C) de que Altinum era parcialmente cercada por água, afirmam os autores da pesquisa, descrita em uma comunicação breve na edição de hoje da revista científica "Science".

(© Folha Online)


 


Venezia ha origini romane, lo rivela la mappa della sua antenata: Altinum

La città era già abitata nel primo millennio A.C. dai paleoveneti e nel secondo secolo fu annessa a Roma

Venezia avrebbe origini romane. A confermare questa ipotesi sarebbero recenti studi del Dipartimento di Geografia dell'università di Padova, commissionati dalla Regione. L'antenata dell'odierna Venezia, la città di Altino, è stata riportata alla luce su una mappa e nella sua totalita: ponti, mura, abitazioni, e poi costruzioni monumentali quali il teatro, la basilica e il foro.
Questa la città romana che occupava la zona della laguna settentrionale nel primo millennio A.C.

Una città che aveva già un sofisticato sistema architettonico completamente adattato all'ambiente lagunare. Infatti, grazie a uno studio pubblicato sulla rivista Science e basato su foto aeree anche a infrarossi, è stata ricostruita nel dettaglio la topografia di questa città che risale al primo millennio A.C. e fu assimilata dai romani nel II secolo AC.

Lo studio di telerilevamento è stato condotto dall'equipe coordinata da Paolo Mozzi del dipartimento di Geografia dell'Università di Padova, insieme, tra gli altri, ad Andrea Ninfo.

La città di Altino, nota dal XIX secolo, era già abitata nel primo millennio A. C. dai paleoveneti, poi nel II secolo A. C. fu annessa a Roma. I Romani ampliarono la città, valorizzando la zona attraverso interventi di bonifica. «Noi ne abbiamo ricostruito la struttura, tracciato la mappa - spiega Mozzi - perché finora ci si limitava a sapere che Altino era lì ma senza sapere come fosse fatta».

Le foto usate nello studio danno una visione di quello che c'è subito al di sotto del terreno arato e sono state scattate nel 2007 in un periodo di grave siccità, per questo hanno reso possibile vedere bene i resti sotto il terreno (che corrispondono alla città di epoca romana). Ne emerge un quadro molto dettagliato: «vediamo una cinta muraria - descrive Mozzi - un teatro, un anfiteatro fuori le mura, la basilica, il foro con il mercato, poi una strada principale connessa con la via Annia. Si vede inoltre un canale che taglia in due la città e va in direzione della laguna. Considerando il livello del mare in età romana - continua Mozzi - quel canale doveva essere connesso con la laguna, inoltre era connesso con i fiumi e quindi rappresentava un punto di raccordo tra sistemi fluviale e lagunare».

A ridosso delle mura, inoltre, il canale forma una porta acquea e le mura diventano ponte. «Con dimensioni comparabili a quelle di Pompei - spiega Mozzi - Altinum è la sola grande città Romana nel Nord Italia e una delle poche in Europa che non è stata sotterrata dalle città sorte successivamente, medievali e moderne ed è per questo che possiamo vedere così bene le strutture cittadine dell'epoca romana», si vedono addirittura le case e le strade interne.

«I nostri risultati indicano l'esistenza di una complessa struttura urbana con varia e spettacolare architettura che si è adattata alla peculiarità dell'ambiente lagunare - si legge su Science. Questi dati mostrano che i Romani riuscirono con successo a sfruttare l'ambiente anfibio parecchi secoli prima che la città di Venezia cominciò ad emergere sull'arcipelago in mezzo alla laguna».

C'è tuttora un lavoro in corso in accordo con la Regione Veneto e la Sovrintendenza, spiega Mozzi, per verificare lo stato di conservazione delle strutture nel sottosuolo, considerando che Altino è stata "smontata" e spogliata dei suoi materiali preziosi per costruire la vicina Torcello e Venezia. Un'opera di scavi sarebbe troppo complicata, conclude Mozzi, ma questo lavoro e le nostre ricerche in corso permetteranno di capire quanto c'è di intatto di questo importante patrimonio storico e archeologico.

Gli scavi per riportare alla luce Altino.
«Nelle prossime settimane - spiega Franco Miracco, portavoce del presidente del Veneto Giancarlo Galan - Regione, Sovrintendenza e università di Padova illustreranno un progetto archeologico, storico e museale e daranno il via a una vera e propria campagna di scavi».

(© Il Gazzettino)
 

Publicidade

Pesquise no Site ou Web

Google
Web ItaliaOggi

Notizie d'Italia | Gastronomia | Migrazioni | Cidadania | Home ItaliaOggi