Vida privada de Berlusconi é alvo de nova polêmica
20/07/2009
Berlusconi e Patrizia D'Addario
Por Philip Pullela
ROMA- A vida privada
do primeiro-ministro italiano, Silvio Berlusconi,
voltou ao centro das atenções na segunda-feira,
quando um grande grupo de jornalismo postou fitas de
áudio e transcrições do que seriam conversas do
premiê com uma acompanhante paga.
A nova virada na saga que vem dominando a atenção
dos italianos há muitos meses pareceu pôr fim a um
descanso breve do escrutínio da mídia sobre sua vida
particular, enquanto Berlusconi desfrutava o sucesso
da cúpula do G8 deste mês.
Os sites na Internet do jornal La Repubblica e do
semanário L'Espresso postaram fitas de conversas que
teriam ocorrido entre Berlusconi e Patrizia
D'Addario, acompanhante que afirma que elas e outras
foram pagas para ir a festas na residência de
Berlusconi em Roma.
Berlusconi não nega que D'Addario tenha ido a sua
casa, mas disse que não sabia que ela tinha sido
paga.
Uma conversa divulgada nos sites se deu entre
D'Addario e Giampaolo Tarantini, empresário do sul
da Itália que está sendo investigado por magistrados
por suspeita de corrupção e favorecimento da
prostituição.
D'Addario disse que gravou as conversas com seu
celular durante suas visitas à casa do
primeiro-ministro em Roma ou quando conversava ao
telefone com Berlusconi.
Daniele Capezzone, porta-voz do partido de
Berlusconi, descreveu a divulgação das conversas
como "patética". O ministro Gianfranco Rotondi disse
que a mídia de esquerda quer "intimidar" o governo,
recorrendo à "violação de toda ética" do jornalismo.
D'Addario, 42 anos, entregou as fitas aos
magistrados que investigam Tarantini.
Berlusconi, cuja imagem já está prejudicada por
um divórcio litigioso e relatos sobre suas saídas
com garotas menores de idade, no passado tachou as
acusações de jornais de "calúnias e falsidades".
Mas o L'Espresso e o La Repubblica, ambos de viés
de esquerda e pertencentes da mesma editora, dizem
que as fitas comprovam "que o que D'Addario vinha
dizendo sobre o primeiro-ministro era verdade".
Os escândalos proporcionaram à oposição uma
oportunidade rara de desferir um golpe contra
Berlusconi, que domina o cenário político italiano e
continua popular, apesar da crise econômica. Ele
disse que uma pesquisa recente dá a seu governo um
índice de aprovação de 57 por cento.
O escândalo atual em torno da vida privada do
premiê acontece quase dois meses depois de a Itália
ficar chocada com sua amizade com uma candidata a
modelo de 18 anos de idade. Berlusconi negou ter
tido relações sexuais com a moça.
La montatura di Patrizia
Intercettazioni, quelle frasi gracchianti e
smozzicate sono un boomerang per gli accusatori di
Berlusconi e un formidabile assist per la difesa
Leggendo e ascoltando la seconda puntata
delle registrazioni realizzate dalla escort
Patrizia D'Addario e pubblicate dall'Espresso
(che ha annunciato di aver quintuplicato
gli accessi al sito web, complimenti, una
efficace operazione editoriale, dopo il boom di
copie per Repubblica in giugno) si ha
la sensazione che quelle frasi gracchianti e
smozzicate siano (per quel che se ne può
cogliere più dalle trascrizioni che dall'audio,
in verità) un boomerang per gli accusatori di
Silvio Berlusconi e un formidabile assist per la
difesa.
Nella prima conversazione catturata dal
microfono indiscreto nascosto nelle mutande
della avvenente showgirl barese, Giampaolo
Tarantini, il suo "caporale" le spiega: "Lui non
ti prende come escort, capito? Lui ti prende
come un'amica mia, che ho portato...". Dunque Berlusconi non sa che la
D'Addario è una professionista a pagamento ma,
semplicemente, un'amica di Tarantini.
Seconda telefonata, del 5
novembre. Silvio Berlusconi e l'aggressiva
aspirante soubrette barese, secondo la
ricostruzione spazio-temporale fornita dalla
medesima D'Addario, si trovano a Palazzo
Grazioli, residenza romana del premier e stanno
facendo colazione dopo essere stati insieme,
nella notte, "nel letto di Putin". E' solo in
quel momento, davanti a una tisana con miele
dolcissimo, che Berlusconi chiede alla D'Addario
di conoscere il suo cognome. Ecco il testo, come
è stato sbobinato dai giornalisti di
Repubblica-Espresso: SB. Mi vuoi dare il cognome? PD. Si, è un cognome famoso.C'è
una grossa concessionaria che fa pubblicità, un
grosso dottore ginecologo. S.B. (legge un biglietto?).
D'Addario? PD. Si, non è tanto comune... S.B. D'Addario.
Dunque Berlusconi riceve un'amica di
Giampaolo Tarantini in una festa a Palazzo Grazioli.
Non sa che la donna offre prestazioni sessuali a
pagamento. Forse ci va a letto (se fosse confermata
l'autenticità delle registrazioni) ma non ne conosce
l'identità, (dunque la storia, il curriculum, le attese)
che apprende in quel momento.
Dalle conversazioni rese note dall'Espresso il
giorno prima abbiamo peraltro appreso che il premier non
ha dato soldi alla D'Addario, deludendola e facendola
montare su tutte le furie. Ma sappiamo anche che in
realtà non c'era un accordo in base al quale c'era un
impegno formale di Berlusconi a un esborso economico a
fronte di una prestazione sessuale di tipo
professionale. Dice infatti il suo manager Tarantini
nell'istruirla alla vigilia dell'incontro,sempre secondo
le registrazioni fornite dalla D'Addario:"Mille te li ho
già dati...poi se rimani con lui...ti fa il regalo solo
lui".
Un regalo,dunque. Eventuale, su cui non c'è
certezza. Perchè non c'è accordo. Sarà, se si
verifica,un atto di liberalità, unilaterale, un omaggio,
un pensiero di Berlusconi alla signora.Che, peraltro
neanche si verifica, contrariando fortemente la
D'Addario, che da quel momento cova rabbia e
risentimento.E alla fine esplode nella denuncia, anche
perchè chiede, senza ottenere(come ella stessa lamenta)
l'appoggio di Berlusconi per la costruzione di un
residence.
Quindi, posto che le registrazioni siano autentiche (e
va rammentato che non sono state effettuate dalla
polizia giudiziaria su mandato del magistrato e dunque
non sono parte del processo ma sono state realizzate per
fini personali dalla D'addario e poi consegnate alla
magistratura a supporto delle sue accuse), complete, non
assemblate o addirittura manomesse (e questo potrà dirlo
solo una perizia, ma i magistrati le hanno chiuse in una
busta e mai aperte ritenendole irrilevanti ai fini
dell'indagine) e posto che si sottraggano al macero,
come è stato per altre telefonate ritenute irrilevanti
dall'accusa (Caso Unipol-D'Alema, caso Saccà),
l'unica ipotesi seria è che Berlusconi abbia quella sera
dopo la festa ospitato presso la sua abitazione privata
la D'Addario. E che, come sostiene la donna
allegando i suoi nastri, ella abbia fatto sesso con il
premier. Il resto apparirà verosimile ma non è nè certo
nè provato, non essendovi testimoni. E comunque non
essendo reato verrà confinato tra le cose private del
premier (e della signora).
Cavoli suoi insomma. Di cui non si
capisce perchè, pruriginosità e scoop giornalistico a
parte, ci occupiamo tanto. Visto che ognuno è libero di
far l'amore con chi crede. Specie se lo fa a casa sua,
non lede il diritto di nessuno, non configura un'ipotesi
di reato, non offende nè il decoro, nè la decenza di
chicchessia. Paradossalmente, chi rivela questi episodi
(posto che siano veri) rende pubblico un fatto
diversamente riservato e irrilevante. E il fatto che il
protagonista sia il premier non può diminuire i suoi
diritti alla vita privata e alla privacy rispetto ad
ogni altro cittadino.