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Polícia italiana recupera Renoir furtado em 1975

26/09/2008

Policiais posam ao lado de obra de Renoir recuperada
 

Roma - Um quadro do pintor impressionista francês Pierre-Auguste Renoir, furtado em 1975 de um colecionador particular de Milão, foi recuperado pela Polícia italiana, que deteve três pessoas.

O quadro, que mostra uma mulher de costas, sentada e nua, segundo informou nesta sexta-feira (26) a Polícia italiana, corresponde à etapa de maturidade do mestre impressionista.

A pintura foi furtada junto a outras obras da oficina de um restaurador de Milão, local no qual o colecionador, cujo nome não foi divulgado, o levou há 33 anos para reparar uma pequena imperfeição.

Durante a operação policial para recuperar o quadro, três pessoas foram detidas sob a acusação de tráfico de arte: Amedea Setti, galerista de 68 anos; Francesco Attisani, 59 anos e com antecedentes por falsificação de obras de arte; e Aniello Ambrosio, de 50 anos, com penas por tráfico de drogas. Os pesquisadores estão tentando agora investigar como o quadro de Renoir (1841-1919) caiu nas mãos dos detidos.

A descoberta foi possível graças à intervenção de um crítico de arte italiano, Vittorio Sgarbi, a quem um dos detidos se dirigiu em maio para pedir uma avaliação da obra e a busca de um possível comprador. 

Estes esperavam vender o quadro de Renoir, avaliado em 500 mil euros (US$ 730 mil), junto com outra obra atribuída a Edouard Manet (1832-1883), também furtada, mas que era falsa. Após ser contatado, o crítico de arte se dirigiu ao Comando de Carabineiros para a Tutela de Patrimônio Cultural, que comprovou que o quadro de Renoir estava na lista de obras roubadas.

Sgarbi convenceu os detidos, que tinham se identificado como galeristas e professores de arte, a mostrar o quadro, e, durante o colóquio, os carabineiros intervieram, recuperando as obras e detendo as três pessoas.

O quadro de Renoir será devolvido à família de Milão, enquanto o falso Manet terá que ser destruído ou colocado à disposição, por exemplo, de algum dos museus de falsificações ou réplicas que recolhem este tipo de obras.

(© UOL Diversão & Arte)

 


RECUPERATI UN RENOIR E UN FALSO MANET

ROMA - Un dipinto di Renoir inedito, raffigurante Nudo di donna, e una natura morta autenticata come opera di Edouard Manet, risultata poi un falso, sono stati recuperati dai Carabinieri del Reparto operativo Tutela patrimonio culturale, che hanno arrestato tre persone per concorso in ricettazione. Fondamentale è stato il ruolo del critico d'arte Vittorio Sgarbi, che, dopo una richiesta di expertise da parte dei tre malviventi, ha messo le forze dell'ordine sulle tracce delle due tele. I risultati dell'indagine sono stati illustrati oggi dal comandante dei carabinieri dei Beni Culturali, il generale Gianni Nistri, e dal procuratore Giancarlo Capaldo, che si è mosso sulla segnalazione di Sgarbi. 

Il critico era stato avvicinato da Amedea Setti, artista sessantottenne di Riccione e proprietaria di una galleria, che l'aveva messo in contatto con i complici per mostragli i due dipinti, di piccole dimensioni. Una ulteriore autenticazione avrebbe fatto salire la valutazione delle opere. Insospettitosi, Sgarbi si è messo in contatto, ha spiegato Nistri, con persone del Nucleo con cui aveva maturato negli anni un rapporto di fiducia, le quali hanno cercato riscontro sulla banca dati dei Carabinieri ("la più ampia nel mondo", ha detto il comandante). La tela di Renoir, appartenente a una famiglia di Milano, è risultata rubata nel 1975 e quindi sono partite le indagini, che hanno consentito, con pedinamenti e intercettazioni, di identificare tre persone, tra cui il pregiudicato di origini campane Aniello Ambrosio. 

Il Renoir è stato identificato dai proprietari, in particolare dall'erede che da bambina aveva colpito il dipinto con una pallonata e ha ritrovato il segno sul dipinto. Il quadro è un'opera tarda, minore, che, in quanto tale, non compare nel catalogo ragionato del maestro francese e ha un valore commerciale che si aggira sui 500.000 euro. 

La Natura morta, attribuita a Manet, è risultata invece essere un falso. Probabilmente, secondo gli esperti del Nucleo, si tratta di un dipinto ottocentesco cui in seguito sono state apposte la firma dell'artista e, sul retro, le autenticazioni. Dopo il furto, avvenuto più di 30 anni fa, le opere sono finite in caveau, passate di mano in mano, in attesa di poterle piazzare nuovamente sul mercato dell'illecito. E se il Renoir, ha detto Nistri, al termine della procedura tornerà ai legittimi proprietari, la tela falsa sarà probabilmente confiscata. Un ulteriore provvedimento, ha concluso il comandante, sarà la distruzione del dipinto o l'affidamento al Museo del falso di Salerno.

(© Ansa.it)

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