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Especialistas acham vestígios de porto fenício na ilha italiana de Sardenha

25/09/2008

Sítio arqueológico em Tharros
 

Roma (EFE) - Um grupo de especialistas de várias universidades italianas anunciou hoje a descoberta dos vestígios do antigo porto fenício - e depois cartaginês - de Tharros, que vários arqueólogos vinham procurando há dois séculos no litoral ocidental da ilha de Sardenha, informou a imprensa local.

A conclusão dos especialistas, que trabalharam em colaboração com o Museu de Cabras (também na Sardenha), é que o porto estava em uma zona coberta agora por uma lagoa, e a muito poucos quilômetros da que foi a cidade de Tharros, considerada por alguns arqueólogos como "a segunda Cartago".

Como provas desta descoberta, os cientistas mencionaram as ruínas de uma grande muralha de 100 metros de comprimento, assim como um reservatório escavado na rocha que incluía um píer de 190 metros e um canal por onde chegavam os navios.

(© UOL Últimas Notícias)

 


Il porto di Tharros: nuove scoperte

Dov'era il porto di Tharros? questa la domanda cui cercano di dare la risposta decine di archeologi. Le prime indagini risalgono addirittura al 1800. Oggi operano sul campo, coordinati dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Sardegna, sia i ricercatori dell'università di Cagliari che quelli dell'università di Sassari. Questa mattina sono stati presentati i risultati preliminari delle indagini compiute finora.

Il gruppo che fa capo al Museo civico di Cabras, che opera dal 2003 in collaborazione con la soprintendenza e l'università di Cagliari, lavorando alla costituzione della Carta Archeologica, ha individuato nella zona della laguna di Mistras un muro lungo oltre 100 metri che suggerisce una struttura portuale. Con buona probabilità dunque – afferma la ricercatrice Carla Del Vais - il porto di Tharros non era collocato in un'area di mare aperto ma in un'area più orientale e protetta.

Nel settembre 2008 anche L'università di Sassari, sempre in collaborazione con la soprintendenza, ha avviato delle indagini che sono giunte a conclusioni simili. La ricerca naturalmente è ancora in corso e non si ferma qui. L'archeologa Carla Del Vais ha già ottenuto una nuova autorizzazione dalla dottoressa Fulvia Lo Schiavo, responsabile della soprintendenza della Sardegna, per procedere a un piccolo saggio di scavo nella laguna di Mistras che consentirà di dare altre risposte a numerosi interrogativi. Nei prossimi mesi, dunque, si riparte.

(© Ecomatrix.it)

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