Uma cadeira elétrica que dava um choque em um manequim e simulava a morte por descarga elétrica foi retirada de um parque de diversões em Segrate, na periferia de Milão, na Itália, após causar grande polêmica.
A "brincadeira" proposta pela cadeira era que os visitantes pudessem agir como carrascos e apertar o botão para ativar a descarga no manequim.

Uma vez ativada, a cadeira simulava a pena de morte com detalhes - o manequim soltava fumaça e emitia gritos de dor.

A decisão de retirar o brinquedo do parque foi tomada pela prefeitura da cidade e pelo proprietário do centro de diversões, Renzo Biancato, depois que ativistas dos direitos humanos protestaram contra a cadeira elétrica.

Um porta-voz da Anisitia Internacional em Milão disse à BBC Brasil que a organização, ao lado de outras associações, se mobilizou para pedir a retirada do que consideravam "uma coisa horrível".

Segundo Sergio D'Elia, secretário-geral da associação Nessun Tocchi Caino, que faz campanhas pelo fim da pena capital, a cadeira "é a banalização e a vulgarização do problema da pena de morte".

Ele disse à BBC Brasil que a escolha de instalar o brinquedo no parque foi uma opção "demente".

Diversão?

Apesar de ter concordado em retirar o brinquedo do parque, o proprietário se defende e afirma que o público sabia distinguir entre ficção e realidade.

"Eu o comprei em Las Vegas, nos Estados Unidos. Estive numa feira de brinquedos de horror e também o vi numa revista especializada. Fiz o pedido, mas não esperava este sucesso e a polêmica. Ele já está presente em outros parques da Europa, como na França, mas não causou todo este estardalhaço", explicou Biancato.

O brinquedo custou US$ 5 mil (quase R$ 8 mil) e depois de apenas dez dias instalado no parque, o sucesso da brincadeira garantiu a cobertura dos custos.

Durante o choque de 55 segundos, a fila diante do brinquedo era enorme. Todos pareciam querer viver a experiência de ser o carrasco ou espectador de uma execução pública.

Ao som da sirene que soava e alertava para os momentos finais do réu, os visitantes se reuniam para ver de perto a agonia do boneco.

Os gritos do condenado, emitidos por uma gravação, eram abafados pelos assovios e pelos gritos dos jovens que registravam a execução com celulares e as enviavam pela internet.

Apesar do sucesso, a brincadeira não agradou a todos.

"Esta é uma brincadeira idiota, não deixei o meu neto chegar perto", disse o engenheiro Giorgio Costa, que observava o movimento em torno da nova atração, inédita na Itália.

No entanto, para Biancato, o brinquedo era como qualquer outro do parque.

"Ele deve ter feito algo de muito grave para estar aqui e teve a justa punição", brincou.

"[O brinquedo] é apenas uma novidade. E está ao lado de dragões e cabeças cortadas. É uma diversão como outra qualquer."

(© Folha Online)

Il giostraio Renzo Biancato: «Spero ci sia la possibilità di riaprire»

Idroscalo, la «morte» non dà più spettacolo

La copertura del manichino (foto Boscardin)

Impacchettato il manichino in sedia elettrica dopo le polemiche. La Moratti: «Spettacolo indegno». Ieri sera ragazzi venuti apposta

MILANO - Il manichino del «condannato a morte» al Luna EuroPark di Segrate, nei pressi dell'Idroscalo di Milano, è avvolto da un telo blu da ieri sera. La direzione del parco ha deciso di rimuoverlo, dopo una giornata di polemiche e le proteste di numerose associazioni. Anche se il giostraio, proprietario dell'attrazione, Renzo Biancato, spera ancora in una riapertura: «Parlerò con il mio legale. Conosco il direttore da molto tempo e abbiamo deciso insieme la chiusura, ma spero ancora che ci sia una possibilità di riaprirlo, sempre d'intesa con la direzione».

VENUTI APPOSTA - Direzione che ha precisato di avere preso la decisione «nel rispetto delle associazioni e dei bambini». Ieri sera, davanti al telo che copre il manichino e la finta sedia elettrica, c'erano alcuni ragazzi venuti apposta per vederlo, dopo aver guardato il filmato su Youtube: «Non è giusto, era solo un fantoccio e non faceva male a nessuno». Di diversa opinione alcune madri a spasso per il parco con i figli: «Era una cosa raccapricciante, che spaventava tutti, specialmente i bambini».

LA MORATTI - Il sindaco di Milano Letizia Moratti aveva subito definito «indegno» lo spettacolo e aveva chiesto di interromperlo quanto prima. «Grazie all'intervento pressante del ministro Emma Bonino e all'azione del governo Prodi l'Italia si è battuta strenuamente contro la pena di morte. Non si può fare una battaglia di questo livello e poi permettere che si giochi con macabre riproduzioni di esecuzioni capitali», aveva sottolineato il sindaco.

REAZIONI - Il Vicepresidente della Provincia di Milano, Alberto Mattioli, ricevuta telefonicamente la conferma della chiusura dell'attrazione, ha ringraziato in una nota la direzione del parco giochi per il senso di responsabilità e la sensibilità dimostrate nel gestire la vicenda. Il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, sottolinea che la chiusura «non ci esime dall'esprimere esecrazione e dal richiedere alle autorità competenti maggiori controlli. Atti come questo contribuiscono a rendere sempre più cinica la realtà che circonda i soggetti in età evolutiva e dunque sono da ritenersi socialmente dannosi».

MANIFESTAZIONE ANNULLATA - I Radicali, l'associazione «Nessuno tocchi Caino» e Amnesty International, che avevano annunciato per oggi una manifestazione di protesta, l'hanno annullata. «Il gioco è stato coperto con un telone già da ieri sera - ricordano gli organizzatori - ed è dunque ragionevole presumere che sarà definitivamente ritirato». «Sono lieto - ha dichiarato Alessandro Litta Modigliani, a nome di Radicali e Nessuno tocchi Caino - che il titolare di quella stupida macchina abbia dimostrato prudenza». Resta però da chiedersi, conclude Litta, «come un gioco a tal punto diseducativo sia stato proposto e abbia persino suscitato attrazione e divertimento».

(© Corriere della Sera)