ROMA - O diretor de cinema italiano Michelangelo Antonioni foi enterrado
em sua amada cidade natal de Ferrara na quinta-feira, numa cerimônia
discreta que teve o também cineasta Wim Wenders entre as pessoas que
foram render homenagem.
Célebre por filmes como "A Aventura" e o indicado ao Oscar "Blow-up --
Depois Daquele Beijo", Antonioni foi sepultado após uma cerimônia na
Basílica de São Jorge, a mesma igreja na qual tinha sido batizado, 94
anos atrás, com mais familiares do que celebridades presentes.
"É difícil resumir o que o ''Maestro'' deixou", disse Wenders, que
co-dirigiu "Além das Nuvens" com o cineasta italiano, em 1995. "Ele
certamente criou uma nova imagem do homem no século 20."
Antonioni morreu na segunda-feira, após uma carreira que abrangeu seis
décadas. Em 1995 ele recebeu um Oscar pelo conjunto de sua obra.
Seus filmes propositalmente arrastados e oblíquos nem sempre faziam
sucesso junto ao grande público, mas ele foi saudado como fundador do
cinema de vanguarda europeu por seus retratos de alienação e angústia
existencial nos tempos modernos.
(©
Agência Estado)
Ai
funerali anche
l'amico Win Wenders
La città natale
di Michelangelo
Antonioni, Ferrara,
ha salutato per
l'ultima volta il
maestro con una
cerimonia religiosa
intensa e commovente
nella basilica di
San Giorgio. La
moglie Enrica Fico
ha confidato agli
amici: "Ultimamente
con Michelangelo
parlavamo spesso di
religione". Tra i
presenti il
"collega" Wim
Wenders (che ha
scritto anche una
poesia) e il
poeta-sceneggiatore
Tonino Guerra.
Accanto alla
moglie Enrica Fico,
la nipote
Elisabetta,
l'assistente degli
ultimi due film,
Andrea Boni, e il
medico che lo ebbe
in cura, il fisiatra
Nino Basaglia,
primario
dell'ospedale San
Giorgio di Ferrara.
La cerimonia
funebre, officiata
da don Massimo
Manservisi,
direttore del
quotidiano della
Chiesa ferrarese La
Voce, scelto sia
per l'amicizia con
la famiglia che per
il suo spirito
artistico (anche lui
è un regista), si è
aperta con un
messaggio del
vescovo di Ferrara,
Paolo Rabitti.
"Qui - ha detto
Rabitti - ebbe il
battesimo di Cristo,
quel tesoro che ora
porta con sè 'al di
là delle nuvole',
come direbbe lui",
richiamando il
titolo del film del
regista ferrarese
co-diretto nel '95
con Wenders. Poi ha
citato una
definizione di
Tonino Guerra del
suo amico scomparso:
'"Maestro e quasi
mago della luce".
"Ora Michelangelo
può parlare di
nuovo", così Wim
Wenders in
riferimento al
mutismo di Antonioni
cui l'aveva
costretto la
malattia che l'aveva
colpito tanti anni
fa.
"Siamo stati
insieme tante volte
a Ferrara - ha detto
Wenders quando il
feretro ha lasciato
S.Giorgio per essere
tumulato al cimitero
monumentale di
Ferrara- e ho
realizzato quanta
calma venisse alla
sua mente, ai suoi
occhi, da questo
cielo, da questo
luogo".
E' stata con la
poesia "Arrivederci,
Maestro" che Wim
Wenders ha salutato
il collega. Sei
strofe apparse sulla
Frankfurter
Allgemeine Zeitung
(Faz). "Sono grato
del fatto di aver
avuto il privilegio
di accompagnarti per
un tratto della tua
vita. - ha scritto
Wenders- Tu hai
lasciato un tesoro:
i tuoi testi, la tua
pittura e il tuo
sguardo che si sono
uniti tutti insieme
nell'architettura
senza tempo dei tuoi
film".
"E' stato così
triste apprendere
che Tu ci hai
lasciati, ma sono
stato così contento
di sentire che sei
andato via in pace,
in maniera cosciente
e chiara come Tu
avevi voluto", ha
scritto ancora Wim
Wenders nel suo
saluto ad Antonioni.
"Le Tue esperienze
che hai condiviso
con noi tutti hanno
gettato su di noi
una nuova luce, non
solo nel cinema.
Grazie,
Michelangelo", ha
concluso il regista
tedesco, del quale
la Faz pubblica una
foto a colori che lo
ritrae con Antonioni
in occasione della
presentazione nel
1995 del film
prodotto in comune
"Al di là delle
nuvole".
(©
TGCom) |