As autoridades italianas apresentaram, em Roma,
as treze peças arqueológicas restituídas pelo museu americano de Fine
Arts de Boston no âmbito das negociações celebradas em todo o mundo
para recuperar obras de arte roubadas em seu território.
Os objetos devolvidos são vasos e ânforas de cerâmica do século V
antes de Cristo, assim como uma estátua de mármore de Vibia Sabina, a
esposa do imperador Adriano (76-138).
O valor destas peças únicas, quase todas procedentes da península,
não foi revelado.
Segundo um acordo assinado pelo ministro italiano da Cultura e pelo
diretor do Museum of Fine Arts de Boston (Massachusetts), Malcom Rogers,
a Itália se compromete a "conceder em empréstimo importantes obras" ao
museu americano.
"Quero agradecer ao museu de Fine Arts pela inteligência, correção e
clarividência que demonstrou em todo este processo", afirmou o ministro
da Cultura, Francesco Rutelli.
Há anos a Itália negocia com vários museus do mundo a possibilidade
de recuperar pelas arqueológicas que foram retiradas clandestinamente de
seu território.
Uma ex-dirigente do museu Paul Getty de Los Angeles (Califórnia),
Marion True, foi convocada para um julgamento em novembro de 2005 em
Roma por ter comprado peças encontradas em escavações ilegais feitas na
Itália.
Desde então o país conseguiu a devolução de três peças do museu
californiano, mas as negociações continuam, já que existe uma dezena de
obras ainda a recuperar.
Em fevereiro de 2006, o Metropolitan Museum of Art (MET) de Nova York
devolveu vários vasos a Roma, entre eles um de 2.500 anos de
antiguidade.
Em todos os acordos, a Itália se compromete a emprestar parte de seu
enorme patrimônio artístico temporariamente em troca de que lhe devolvam
definitivamente as obras que lhe pertencem.
(©
Último Segundo)
Tra le opere che tornano in Italia la statua di Vibia Sabina, moglie
di Adriano
Beni culturali, firmato l’accordo con il Museum Of Fine Arts di Boston
Il ministro Rutelli: ''Un evento straordinario, una svolta che segna
l’inizio di una strada nuova alla lotta al commercio illecito di opere
d’arte trafugate e il ritorno alla legalità''
Roma,
28 set. (Adnkronos Cultura) - ''Un evento straordinario, una svolta
che segna l’inizio di una strada nuova alla lotta al commercio
illecito di opere d’arte trafugate e il ritorno alla legalità'', così
Francesco Rutelli, ministro per i Beni e le Attività Culturali ha
presentato oggi, presso il suo ministero, i primi frutti dell’accordo
con il Museum of Fine Arts di Boston, grazie al quale tornano in
Italia, e a breve nei loro luoghi di origine, tredici opere
archeologiche di grande prestigio, trafugate in passato e vendute sul
mercato estero.
L’accordo, sottoscritto oggi da Malcom Rogers, direttore del Museum of
Fine Arts di Boston, e Giuseppe Proietti, capo del dipartimento per la
Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione del ministero per i Beni e
le Attività Culturali, alla presenza del vice Presidente del Consiglio
Rutelli, prevede l’impegno del Governo italiano a concedere prestiti
di importanti opere d’arte al museo statunitense per alcuni programmi
espositivi. Inoltre, include una nuova procedura secondo la quale il
Museum of Fine Arts e l’Italia instaurano uno scambio di informazioni
costante riguardo le future acquisizioni del museo di opere
archeologiche provenienti dall’Italia. Infine, l’accordo prevede la
creazione di borse di studio, scambi di conoscenze, indagini per il
recupero di opere d’arte e la pianificazione di un programma
espositivo. ''L’accordo rappresenta una pagina nuova nella
collaborazione tra i musei di tutto il mondo, aprendo la strada ad
altri motivi d’incontro e colloqui – ha aggiunto il ministro Rutelli -
Intanto, oggi, Vibia Sabina, moglie dell’imperatore Adriano la cui
statua fu, con molta probabilità, trafugata dalla sua sede di Tivoli,
torna a casa ricongiungendosi al suo irrequieto compagno, così come le
altre opere presentate oggi''.
La statua in marmo raffigurante Vibia Sabina, alta 2,2 metri e datata
al 136 d.C., è sicuramente l’opera più spettacolare, anche ''per la
serietà del contegno e del portamento che la riconducono alle
raffigurazioni divine'', ha sottolineato il ministro Rutelli.
Insieme
con la statuale moglie di Adriano, però, tornano in Italia anche
l’anfora a figure rosse attribuita al pittore di Dario (340-330 a.C.)
e quella attribuita al pittore del Sakkos Bianco (320-310 a.C.),
provenienti dalla Puglia; il frammento architettonico raffigurante
Hermes, Dioniso e Artemide da Villa Adriana (20-60 d.C.); la
''nestoris'' lucana del pittore Amykos (420-410 a.C.) e tutte le altre
opere riconsegnate dal Museum of Fine Arts che, dopo la settimana di
esposizione presso il Museo Nazionale Romano di Palazzo massimo alle
Terme (dal 10 ottobre), torneranno ognuna ai luoghi dai quali sono
stati trafugate. ''Il Museum of Fine Arts di Boston e il ministero per
i Beni e le Attività Culturali collaborano per vedere la fine degli
scavi e dei commerci illeciti di antichità – ha dichiarato Malcom
Rogers – il nostro accordo con il Governo italiano celebra la nuova e
stimolante era di collaborazione in cui tutte le parti coinvolte
possono condividere il meraviglioso ed enorme patrimonio artistico
mondiale''. Il ministro Rutelli sarà a Boston a novembre dove visiterà
il museo per sottolineare l’importanza della collaborazione sancita
oggi.
(©
IGN)
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Museum of Fine Arts de Boston