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Tesouro arqueológico encontrado em Roma

Nella foto una struttura muraria romana
 


Foram encontradas duas enormes estátuas que representam juízes romanos e indícios da existência de edifícios residenciais de luxo

 EFE

ROMA - O ministro de Cultura italiano, Francesco Rutelli, e o presidente da província de Roma, Enrico Gasbarra, apresentaram nesta terça-feira parte de um tesouro arqueológico encontrado durante escavações na região dos Foros Imperiais, no centro da capital.

Esculturas, mosaicos e residências de luxo para magistrados e senadores, que datam dos séculos 2 e 3, são parte das descobertas feitas durante os trabalhos arqueológicos realizados debaixo do palácio Valentini, sede do governo provincial, e dirigidas pelo conservador de bens culturais de Roma, Eugenio La Rocca.

Durante as escavações, iniciadas em julho de 2005 com um investimento de um milhão de euros, foram encontradas duas enormes estátuas que representam juízes romanos e indícios da existência de edifícios residenciais de luxo, com pisos cobertos de mosaicos policromados e paredes decoradas com afrescos.

Gasbarra disse aos jornalistas que parte destas descobertas poderá ser apreciada pelo público no segundo semestre.

O ministro Rutelli antecipou que tem a intenção de aprovar um projeto para liberar o tráfego da região dos Foros Imperiais para que seja devolvida sua "unidade perdida", através de um percurso a pé que iria do Coliseu até a praça Veneza.

O ministro da Cultura, que também é vice-primeiro-ministro da Itália, acrescentou que tentará "devolver o esplendor a este patrimônio arqueológico, único no mundo".

(© Agência Estado)


Roma, grande scoperta archeologica a palazzo Valentini

Sotto ai 1.250 quintali di materiali vari del cosiddetto “archivio morto” dell’edificio, è emerso un intero quartiere abitativo tardo-antico di alto livello sociale

Roma (Adnkronos Cultura) - Unire Palazzo Valentini, sede della provincia di Roma, alla zona archeologica dei Fori Imperiali per realizzare il progetto del “più grande parco archeologico del mondo”, il “grande parco delle grandi ville”: questo il sogno condiviso dal ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli e il presidente della provincia di Roma Enrico Gasbarra, comunicato oggi alla stampa. Ma perché Palazzo Valentini? Sotto ai 1.250 quintali di materiali vari del cosiddetto “archivio morto” dell’edificio, usato come deposito di vecchi documenti e mobilio abbandonato, è emerso, infatti, un intero quartiere abitativo tardo-antico di alto livello sociale, caratterizzato dalla presenza di strutture murarie romane, case dalle pareti interne decorate in maniera fastosa, strutture absidali, strade, preziosi mosaici perfettamente conservati, statue e reperti ceramici.

I primi risultati delle indagini archeologiche condotte negli ambienti sotterranei del palazzo (quello settentrionale del nucleo tardo cinquecentesco e quelli meridionali ottocenteschi) sono stati presentati da Enrico Gasbarra e Francesco Rutelli, uniti nella volontà di valorizzare la scoperta attraverso la sinergia delle amministrazioni e delle istituzioni. “Il progetto è quello di unire la zona delle grandi domus, ville e case, alla zona dei Fori Imperiali fino alla Colonna Traiana e dare vita al più grande parco archeologico del mondo – ha dichiarato il ministro Rutelli – un progetto da realizzare attraverso la collaborazione tra comune, provincia e governo portando avanti il sogno, da anni inseguito e oggi più che mai vicino, di un’area archeologica centrale, cogliendo anche l’opportunità fornita dai lavori per la rete metropolitana, grazie alla quale procediamo nella direzione della liberazione dal traffico dell’intera zona”.

“La scoperta che coinvolge Palazzo Valentini è di assoluto rilievo e può consentire di ricostruire un tassello importante nella topografia antica e medievale della città, contribuendo a ridisegnare con precisione scientifica il quadro dello stesso Foro Traiano – ha sottolineato il presidente Gasbarra – Sotto i nostri piedi scorre l’oro della nostra identità e anche delle nostre potenzialità: per questo, i lavori di indagine che stiamo portando avanti sotto la direzione scientifica di Eugenio La Rocca, e i cui primi risultati saranno visibili al pubblico a partire dall’autunno, rappresenta solo l’inizio di un percorso che porterà alla realizzazione del grande parco delle grandi ville collegando Palazzo Valentini alla zona dei Fori Imperiali”.

Nei sotterranei della sede della provincia di Roma emergono, dunque, già le prime incredibili scoperte risalenti al III secolo d.C.: due sculture di grandi dimensioni e di elevata qualità artistica, rappresentanti due figure togate, che fanno pensare alla presenza di edifici ad uso pubblico; edifici residenziali di lusso a più piani con pavimenti rivestiti di mosaici marmorei dalla complessa tessitura e pareti decorate prima da affreschi, poi da opus sectile che, con ogni probabilità, appartenevano all’abitazione di un magistrato.

Non mancano le testimonianze di epoche successive, dal primo medioevo fino alla costruzione di Palazzo Bonelli (così si chiamò Palazzo Valentini fino al 1827), tra strutture murarie, tracciati stradali e reperti ceramici. Finora, l’amministrazione provinciale ha investito una somma complessiva di un milione di euro e, di concerto con il ministero per i Beni e le Attività Culturali e le soprintendenze archeologiche territoriali, intende realizzare al più presto il collegamento espositivo con i Fori Imperiali e l’area archeologica centrale della città.

(© IGN)

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