|
|
Luciano
Moggi, da Juventus, está
suspenso por cinco anos e pagará
multa de 50 mil euros. |
Das agências internacionais
Em Roma (Itália)
A Juventus, uma das equipes mais
tradicionais e poderosas da Europa, foi rebaixada para a Série B do
Campeonato Italiano. O descenso foi determinado no julgamento do
escândalo de corrupção no futebol italiano, no qual o clube de Turim é o
maior envolvido.
Antes dona de 29 títulos
nacionais, a Juventus ainda perdeu os "scudettos" que conquistou em 2005
e 2006 - ficando com 27 - e terá de começar a disputa da segunda divisão
com 30 pontos a menos. Inicialmente, a promotoria da Liga Italiana de
Futebol havia pedido o descenso do time para a Série C.
A pena se dá pelas acusações de "fraude esportiva" e "lesão à ética
esportiva", feitas por causa de um esquema de manipulação de resultados
via arbitragem semelhante ao que explodiu no Brasil em 2005. A equipe de
Turim, no entanto, já anunciou que vai recorrer da decisão. Seu
presidente, Giovanni Cobolli Gigli, afirmou que a punição é "assustadora
e inaceitável".
"Esperávamos uma decisão mais equilibrada", disse o dirigente. "Vamos
levar esse veredito ao conselho federal. Não conseguimos entender como
podem nos excluir do Campeonato. A Juve é o único time que demonstrou
uma clara vontade de mudar. A Série B com 30 pontos é absolutamente
inaceitável".
A Justiça italiana, entretanto, aliviou a punição ao Milan, que será
mantido na elite mas com a perda de 15 pontos. O time dos brasileiros
Dida, Kaká, Cafu e Serginho também não poderá disputar a próxima Liga
dos Campeões da Europa por ter perdido 44 pontos da edição passada do
Italiano, o que o deixou na 12ª posição, com 44 pontos (tinha 88).
A Internazionale de Milão, terceira colocada no campeonato 2005/06,
atrás justamente da Juve e do Milan, reivindica o título italiano
porque, segundo o técnico Roberto Mancini, não se pode ganhar
"trapaceando".
"A minha opinião é que o scudetto de dois anos atrás não deva ser dado a
ninguém porque passou tempo demais. Mas aquele do ano passado, creio que
seja justo dar à Inter porque, em todos os esportes, quando alguém vence
trapaceando, premia-se o que vem em segundo", afirmou à Gazzetta
dello Sport.
Fiorentina e Lazio, outros clubes envolvidos no escândalo que ganhou
notoriedade pouco antes da Copa do Mundo, também caem para a segunda
divisão e saem, respectivamente, com 12 e 7 pontos a menos que seus
concorrentes. Ambas equipes anunciaram que também vão recorrer da
decisão.
Depois de anunciado o veredito, houve grandes mudanças nos clubes que
representarão o futebol tetracampeão do mundo na Liga dos Campeões. Com
as saídas de Juventus, Milan e Fiorentina, as vagas ficaram para a Roma,
o Palermo e o Chievo Verona.
Para a Copa da Uefa, se classificaram Livorno, Empoli e Parma.
Completando as alterações, Messina, Lecce e Treviso, últimos colocados
no campeonato passado, ganham sobrevida na Série A e permanecem na
elite, já euq, pelo regulamento, três clubes são rebaixados por ano.
Fundada em 1897, a Juventus disputará a segunda divisão da Itália pela
primeira vez na história. O clube é um dos mais vitoriosos do país. Além
dos agora 27 "scudettos", a "Vecchia Signora", como é conhecida, também
tem duas Liga dos Campeões, dois títulos do Mundial Interclubes, duas
Supercopas Européias e quatro Supercopas da Itália.
Escândalo e punições
A Juventus era a mais implicada
no escândalo. O diretor-geral do clube, Luciano Moggi, foi o principal
pivô do esquema, e está suspenso das atividades ligadas ao futebol por
cinco anos. Ele ainda terá que pagar uma multa de 50 mil euros.
A denúncia do esquema de corrupção surgiu em maio deste ano, pouco antes
da Copa do Mundo. Moggi foi flagrado em diversas gravações telefônicas
com dirigentes da Federação Italiana tratando da escolha de árbitros
para as partidas de seu time.
Além de Moggi, uma série de dirigentes foram punidos. Antonio Giraudo,
ex-chefe executivo da Juve, ficará afastado do futebol por 5 anos e
pagará 20 mil euros de multa. Franco Carraro, ex-presidente da Federação
Italiana, pegou gancho de quatro anos e meio.
Dirigentes da Fiorentina e da Lazio também foram punidos por quatro anos
e três anos e meio, respectivamente. Para completar, o árbitro Massimo
de Santis, um dos principais da Itália e que iria apitar a Copa do Mundo
se o escândalo não estourasse, não poderá atuar por quatro anos e meio.
(©
UOL Esporte)
ROMA - La Commissione d'appello federale ha
emesso le sentenze di primo grado del processo per illecito sportivo,
lette dal presidente Cesare Ruperto all'Hotel Parco dei Principi che ha
detto: "abbiamo lavorato senza alcun condizionamento o interferenza".
La Juventus perde due scudetti e riparte dalla serie B con 30 punti di
penalizzazione, l'equivalente di dieci sconfitte. Anche Fiorentina e
Lazio retrocesse in B con rispettivamente con 12 e 7 punti di
penalizzazione. Il Milan invece resta in A, ma non potrà giocare la
Champions League né alcun'altra coppa europea: gli sono stati inflitti
44 punti di penalizzazione, che significa piazzare i rossoneri alle
spalle di Parma ed Empoli e giusto davanti all' Ascoli. Però il prossimo
campionato lo faranno in serie A, sia pure con 15 punti di
penalizzazione.
E' questo il senso della sentenza su 'calciopoli'. La Juventus si salva
dalla serie C, ma dovrebbe fare un miracolo per riuscire a ritornare in
serie A nel giro di una sola stagione. Anzi, non sarà facile neppure
salvarsi dalla retrocessione. Pesanti anche le sentenze su Fiorentina e
Lazio, per le quali i giudici hanno visto una differenza di
colpevolezza, viste le retrocessioni con cinque punti di penalizzazione
in meno per i biancazzurri rispetto ai 12 inflitti ai viola.
Nonostante la penalizzazione di 44 punti nell'ultimo campionato, il
Milan potrebbe comunque partecipare alla coppa Uefa nella prossima
stagione. L'Italia ha infatti diritto a tre posti nella seconda
competizione continentale e la penalizzazione porta il Milan da 88 a 44
punti in classifica proprio alle spalle dell'Empoli, che però ha già
rinunciato alla licenza Uefa e quindi a partecipare alle coppe. I tre
posti Uefa vengono infatti assegnati alla 5/a e alla 6/a classificata e
alla squadra vincitrice della coppa Italia. L'Inter, che si è
aggiudicata quest'ultimo trofeo, parteciperà alla Champions League, così
come la Roma, finalista di coppa. In questo caso, l'ultimo posto Uefa
viene assegnato alla 7/a squadra classificata che sarebbe appunto il
Milan, a meno che nella sentenza della Caf non ci sia un'esplicita
sanzione che vieti la partecipazione della squadra rossonera alle coppe.
Cinque anni di inibizione con proposta di radiazione per Luciano Moggi,
ex dg della Juventus, e per Antonio Giraudo, ex ad del club bianconero.
Quattro anni e sei mesi di inibizione per Franco Carraro, ex presidente
della Federcalcio.
Quattro anni e sei mesi di inibizione per Massimo De Santis, arbitro di
serie A.
Un anno di inibizione per Adriano Galliani, ex presidente della Lega
calcio e vicepresidente del Milan.
Quattro anni di inibizione e 30 mila euro di multa per Diego Della
Valle, azionista di maggioranza della Fiorentina, tre anni e sei mesi
per Andrea Della Valle, presidente del club viola.
Tre anni e sei mesi di inibizione più una multa di 40.000 euro per
Claudio Lotito, presidente della S.S. Lazio.
Due anni e sei mesi di inibizione sono stati inflitti dalla commissione
d'appello federale, all'ex designatore Luigi Pairetto e al presidente
dell'Aia Tullio Lanese. La sentenza di primo grado del processo per
illecito sportivo ha invece stabilito un difetto di giurisdizione per
l'altro designtore di A e B, Paolo Bergamo.
Cinque anni di inibizione sono stati inflitti all'ex vicepresidente
della Figc, Innocenzo Mazzini, dalla commissione d'appello federale, con
la sentenza di primo grado del processo per illecito sportivo.
Tre anni e sei mesi di inibizione sono stati inflitti a Leonardo Meani,
dirigente del Milan addetto agli arbitri.
Sono stati prosciolti dalla Commissione d'appello federale gli arbitri
Paolo Bertini, Pasquale Rodomonti, Paolo Tagliavento, Gianluca Rocchi e
Domenico Messina. Tre anni e sei mesi di inibizione sono invece stati
inflitti a Paolo Dondarini. Tre mesi a Gianluca Paparesta.
JUVE IN B E -30; COBOLLI GIGLI, E' INAUDITO
"E' inaudito. Ci aspettavamo una sentenza più equilibrata". Queste le
prime parole del presidente della Juve Giovanni Cobolli Gigli
all'annuncio delle sentenze su calciopoli che mandano la Juve in B con
30 punti di penalizzazione. Gigli intervistato da Rai 1 ha aggiunto:
"impugneremo la sentenza di fronte al Consiglio federale".
CHIAMPARINO, PENALIZZAZIONE FUORI ORDINARIO
"Era una sentenza molto attesa, ma la penalizzazione a due cifre mi
sembra un po' fuori dall' ordinario. Probabilmente perché tiene conto
che c'é ancora un percorso giudiziario non ancora terminato": è il
commento del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, alla sentenza che ha
mandato in B la Juve con 30 punti di penalizzazione. "La società e i
tifosi - ha aggiunto il sindaco - hanno già dimostrato di aver capito
che era necessario dare un segnale di rinnovamento. Ora devono muoversi
in questa prospettiva, con la sobrietà che ha contraddistinto la storia
della società. Noi saremo al loro fianco - ha concluso - affinché la
Juventus torni ad essere presto la vecchia signora del calcio italiano".
FIORENTINA IN B;SOCIETA',SENTENZA INGIUSTA, LOTTEREMO
Una sentenza "profondamente ingiusta". Così la Fiorentina ritiene la
sentenza della Caf , di cui prende atto. La società viola sottolinea poi
"con forza l'assoluta correttezza della condotta propria e dei propri
dirigenti". E' quanto si afferma in una nota diffusa dalla società. "La
Fiorentina - prosegue il comunicato - ribadisce anche in questa
occasione la necessità di un nuovo corso nel mondo del calcio e la
propria contrarietà ad ipotesi di amnistia o a colpi di spugna, ma con
grande determinazione ribadisce anche la posizione critica nei confronti
di un processo guidato dalla necessità di mantenere tempi e scadenze
che, evidentemente, ha impedito un'analisi approfondita delle
circostanze contestate. Per questo, per il rispetto della città, dei
tifosi e della dignità delle persone coinvolte, la Fiorentina lotterà
con ogni mezzo, ed in ogni sede competente, affinché venga accertato il
reale andamento dei fatti e l'assoluta estraneità ad ogni ipotesi di
illecito".
FIORENTINA IN B; DELLA VALLE, C'E' UN TEOREMA
"C'é un teorema che ha preso l'attenzione di tutti. Bisogna fare in modo
che la gente coinvolta si possa difendere". Così il patron della
Fiorentina Diego Della Valle ai microfoni di Rai 1 dopo aver le sentenze
su calcipoli che mandano la Fiorentina in B con una penalizzazione di 12
punti. Ad una domanda sui 4 anni di inibizione Della Valle ha risposto:
"quando la Fiorentina va in B tutto quello che viene é una conseguenza".
"Rimango totalmente tranquillo - ha aggiunto Della Valle - che qualcuno
ci voglia giudicare sui fatti".
TIFOSI LAZIALI IN CORO, DA OGGI CACCIA A LOTITO
"Da oggi caccia a Lotito". Questo il coro scandito da un centinaio di
tifosi laziali appena hanno saputo della sentenza che ha mandato la
Lazio in serie B. Non sono mancati cori inneggianti al duce, poi quando
dall'albergo Parco dei Principi è uscito l'avvocato Gentili, legale del
presidente Claudio Lotito, una decina di ultras biancocelesti ha tentato
di aggredirlo. Ma altri tifosi hanno bloccato gli aggressori e
l'avvocato è rientrato nell'albergo. I supporter biancocelesti hanno poi
abbandonato il presidio di via Frescobaldi dandosi appuntamento a
venerdì pomeriggio per una manifestazione sotto il Campidoglio. Nel
frattempo tenteranno, appunto, di "dare la caccia a Lotito".
LAZIO IN B;LOTITO,PENALIZZATO PER APPOGGIO A CARRARO
"E' una sentenza che ritengo provvisoria perché basata su teoremi per
quanto riguarda la Lazio". Lo ha detto il presidente biancoceleste
Claudio Lotito, a proposito delle sentenze su calciopoli che mandano la
Lazio in B con 7 punti di penalizzazione. "La Lazio - ha detto Lotito a
i microfoni di Rai 1 - è stata penalizzata perché sarebbe stata
determinante nella elezione di Carraro e Galliani: questo è un teorema
assurdo". Su i rapporti con la Juve, Lotito ha aggiunto che "tutti sanno
che la Lazio non ha nessun giocatore della Juve, ha anche rifiutato di
dargli Cesar".
MILAN, SENTENZA DI STRAORDINARIA INGIUSTIZIA
"La decisione della Caf è affetta da straordinaria ingiustizia e merita
senz'altro integrale riforma": è quanto si legge in una nota del Milan a
commento della sentenza della Caf. "Verrà proposto reclamo non appena
disponibile il testo della decisione - prosegue il comunicato - nella
certezza che il provvedimento verrà radicalmente modificato in sede
d'appello, con il riconoscimento dell'assoluta correttezza dell'operato
della società".
(©
Ansa.it) |