Nove séculos de monopólio masculino nos canais de Veneza tiveram fim nesta
sexta-feira quando a primeira mulher passou no árduo teste para tornar-se
gondoleira trainee. Giorgia Boscolo, de 23 anos e filha de um gondoleiro,
teve a pontuação mais baixa entre os que conseguiram uma das 22 vagas em
disputa e duas outras candidatas foram reprovadas. Giorgia agora tem
autorização para transportar passageiros em sua gôndola enquanto completa o
treinamento.
"Sempre fui apaixonada por gôndolas, ao contrário de minhas três irmãs, e
eu costumava preferir remar com meu pai do que sair com meus amigos", contou
Giorgia à agência italiana de notícias Ansa.
O pai dela, Dante, disse que o serviço de gondoleiro "requer bastante
força física, mas com experiência demanda menos esforço. E minha filha tem
bastante experiência".
Os barcos de fundo achatado são movidos por um remador que fica de pé.
Nos dias de hoje são usados para levar turistas em passeios românticos pela
cidade. Para entrar na corporação dos gondoleiros, os candidatos também têm
de demonstrar conhecimento da história de Veneza.
(©
Reuters Brasil)
Ha superato l'esame di
ammissione. Inizierà a traghettare
i clienti vogando a prua. Perplessità tra i
colleghi maschi
VENEZIA (26 giugno) - Dopo
nove secoli di strenua difesa della "mascolinità" della
categoria, ecco la prima donna gondoliere. Si chiama
Giorgia Boscolo, ha 23 anni, sposata e mamma di due
bimbi: Patrik e Nicolas. Vive a Marghera e lavora
saltuariamente alla trattoria “Ai Tosi” nel sestiere di
Castello, a Venezia.
Giorgia ha superato l’esame di ammissione ed ora si
appresta a seguire la scuola da sostituto gondoliere.
Intanto, però, Comune ed ente Gondola l’autorizzano a
traghettare i clienti, vogando a prua, un po’ come fare
il secondo pilota di un aereo. Tanto basta per
interrompere una tradizione quasi millenaria. Proprio
questo impegno e tirocinio riconosciuto dalle
istituzioni veneziane segna lo storico ingresso di una
donna nella categoria dei gondolieri, dopo 900 anni di
assoluto dominio maschile.
Più volte, senza farcela, aveva provato negli anni
scorsi la tedesca-americana Alexandra Hai, bocciata alle
prove pratiche, che si è consolata andando a fare la
gondoliera privata per conto di un hotel.
Giorgia, invece, ha superato le prove previste
inserendosi, dopo l’ultimo esame di voga a prua della
gondola, fra i 22 accettati alla scuola per sostituti
gondolieri. Si è classificata esattamente ventiduesima,
a pari merito con un trentenne aspirante maschio.
Tuttavia il regolamento comunale prevede che, in caso di
parità nel punteggio, passi il più giovane. Potenza dei
23anni.
Felicità ed orgoglio da parte di papà Dante, gondoliere
in servizio al traghetto di Santa Sofia. Ma una punta di
orgoglio maschile resta, perché Giorgia è riuscita a far
breccia nel cuore del babbo, ma non nella granitica
convinzione del gondoliere: «Sono orgoglioso di lei - ha
commentato papà Dante - ma penso sempre che il mestiere
di gondoliere non si adatti ad una donna...».
«Però Giorgia è bravissima - precisa subito Dante - ed
ha la gondola nel sangue. Prima della prova di voga le
ho detto: non guardare me, non guardare i membri della
commissione; guarda solo tua mamma, perché è lì vicina».
La madre di Giorgia è scomparsa per un male incurabile
da soli quattro mesi. «Sì, ho davvero sentito la mamma
con me - ha affermato commossa Giorgia, bellezza bionda,
alta e ben piantata - non mi rendo ancora conto di aver
aperto una nuova epoca. Devo ancora realizzare la cosa.
Per questo oggi (ieri, ndr) son rimasta a Marghera, al
parco con i miei figli, senza andare a Venezia. Domani
ci farò una capatina, per incontrare mio padre e i
gondolieri. Questa è la seconda volta che provo a
diventare gondoliere: la prima, due anni fa, è andata
male per un soffio. Non ci credevo e ho ancora la testa
fra le nuvole. Sono contentissima di poter realizzare il
mio sogno, coltivato fin da piccola. Certo, ho ancora la
scuola per sostituto gondoliere da frequentare e ci sono
altre prove da affrontare. Ma il primo passo è fatto.
Ringrazio tutti i gondolieri di Santa Sofia per il loro
aiuto e per avermi prestato le gondole con cui allenarmi
per le prove pratiche».
Eserciterà davvero o si intimorirà innanzi ai pregiudizi
dei colleghi maschi? «Non so che aria tira dalla parte
dei gondolieri - conclude Giorgia - ma voglio
assolutamente fare il mestiere di gondoliera: non
intendo acquisire una qualifica professionale solo per
appenderla al muro. Certo, nell’ambiente sono tutti
uomini, ma cercherò di farmi benvolere, di essere seria
nel lavoro e di rispettare la categoria. Mi auguro di
avere presto delle altre colleghe».
Prevedibile, però, la perplessità da parte dei
gondolieri, ieri assai stupiti dall’esito della prova
pratica. «La tradizione si scontra con la democrazia»,
dicono i colleghi, che poi allargano le braccia: « E
adesso aspettiamo che le suore dicano messa...».
(©
Il Messaggero)
|