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O ciclista italiano Ivan
Basso, vencedor da Volta da Itália 2006 |
O italiano Ivan Basso sagrou-se campeão da Volta da Itália neste
domingo, uma das mais importantes competições do ciclismo mundial. Mesmo
não tendo ficado entre os 20 melhores da 21ª e última etapa da prova,
ele ainda terminou a competição 9min18s à frente do segundo colocado da
classificação geral, o espanhol José Enrique Gutiérrez.
Esta foi a maior diferença nos últimos 40 anos de disputas da Volta
da Itália. Quase doze minutos atrás do compatriota campeão, Gilberto
Simoni encerrou a disputa com o terceiro lugar.
Com este resultado, Basso se firma como um dos maiores nomes do
ciclismo mundial. Ele, que já havia conquistado uma terceira e uma
segunda colocação na Volta da França nos últimos dois anos, finalmente
venceu uma grande prova nacional. Além disso, deixou o domínio da
disputa nas mãos dos italianos: seis das últimas dez edições foram
vencidas por atletas da casa.
Na última etapa da Volta da Itália, um percurso de 140 quilômetros
entre o Museu do Ghisallo e Milão, a vitória ficou com o alemão Robert
Forster, que no sprint final o argentino Axel Maximiliano Richeze e o
seu compatriota Olaf Pollack. O tempo de Foster ficou em 3h56min03s.
Dono de uma excelente forma física, Basso montou uma bela estratégia
para vencer a prova, com destaque para as suas atuações nas provas
disputadas nas montanhas. Ele, que venceu uma etapa em três
oportunidades, liderava a disputa desde a oitava parte.
(©
Gazerta Esportiva.net)
Sull'ultimo traguardo del Giro si è imposto in volata il tedesco
Robert Forster
Ivan Basso ha vinto l'89esima edizione del Giro d'Italia. Il
corridore della Csc, che nell'albo d'oro succede a Paolo Savoldelli, ha
ottenuto l'affermazione di maggior prestigio in carriera conservando la
maglia rosa al termine della ventunesima ed ultima tappa, 140 chilometri
di passerella da Museo del Ghisallo a Milano.
Sull'ultimo traguardo del Giro si è imposto il tedesco Robert Forster
(Gerolsteiner), che ha regolato il gruppo in volata.
La passerella di Milano e' tutta per Ivan Basso, il dominatore dell'89^
Giro d'Italia, l'extratrerreste, cosi' come definito da qualche rivale
bastonato, che e' pronto a fare le veci di Lance Armstrong anche alla
Grande Boucle. In classifica generale, il ventottenne varesino della
Csc, vincitore delle tappe di Aprica, Monte Bondone e Maielletta e per
14 giorni consecutivi in maglia rosa, ha preceduto di 9'18" lo spagnolo
Jose' Gutierrez Cataluna (Phonak) e di 11'59" Gilberto Simoni (Saunier
Duval). Gli altri sono ancora piu' lontani, compreso il campione uscente
Paolo Savoldelli (Discovery Channel), frenato in questo Giro da una
fastidiosa allergia, il giovane Damiano Cunego (Lampre-Fondital), che
pero' si e' difeso strenuamente soprattutto salendo verso Aprica, e
Danilo Di Luca (Liquigas), il 'killer' pescarese autore di tre settimane
ben al di sotto delle sue attese.
Per Basso, professionista dal 1999 e due volte sul podio al Tour, si
tratta del settimo centro stagionale, il 32^ in carriera. Prima della
partenza dell'ultima tappa del Giro sono stati sottoposti a controlli
ematici 21 atleti di 5 squadre (Csc, Phonak, Saunier,Quick Step e
Milram). Controllati anche i primi tre della classifica generale, Basso,
Gutierrez Cataluna e Simoni: per tutti s arrivato l'ok dei medici.
Dunque, nessun caso 'controverso' al Giro, nemmeno all'ultimo giorno,
quello della ventunesima tappa di 140 chilometri, con partenza dal Museo
del Ghisallo ed arrivo sul circuito di Milano. I veleni arrivano dal
duetto, prima dell'avvio della frazione, tra Gilberto Simoni e Ivan
Basso, ex amici che hanno confermato le diverse versioni sui fatti di
ieri. Il Gibo ha pero' aggiunto un particolare non irrilevante: "Basso
mi ha chiesto dei soldi in cambio della vittoria di tappa...", diceva
Simoni, ancora arrabbiato per essere stato staccato dalla maglia rosa a
2 chilometri da Aprica. "Non elemosino vittorie, non e' il mio stile,
ieri avevamo deciso di fare insieme la discesa, tutto qui", la replica
piccata di Basso. I due, probabilmente, non si stringeranno piu' la
mano. La corsa ha ritmi bassi ed anche un improbabile tentativo di fuga
di Gabriele Missaglia (Selle Italia), che raggiunge un vantaggio massimo
di oltre 2' prima che il gruppo si accorgesse che non era in 'visita
parenti'. A Milano si entra compatti e, a 10 giri dal termine, scroscia
l'applauso del gruppo per Davide Bramati, classe 1968, alla sua ultima
apparizione in bicicletta prima di salire sull'ammiraglia della Quick
Step.
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