ROMA - Simone de
Bauvoir, Carla Capponi, Camilla Cederna, Dolores Ibarruri e Lavinia
Mazzuchetti serão homenageadas por Roma. Avenidas no grande parque Villa
Pamphilli serão batizadas com os nomes dessas cinco mulheres
importantes.
A Comissão Consultiva municipal de toponomia
escolheu uma área do parque para dedicar a essas "personalidades do
movimento feminino nacional e internacional que se distinguiram na
política, na cultura e nas ciências".
A francesa Simone de Beauvoir (1908-1986) foi
escritora e militante da Resistência na Segunda Guerra Mundial; a
italiana Carla Capponi (1918-2000), escritora, jornalista e medalha de
ouro da Resistência; a italiana Camilla Cerderna (1911-1997), escritora
e destacada feminista; a espanhola Dolores Ibárruri (1895-1989),
jornalista, escritora e militante da Resistência contra o franquismo; e
a italiana Lavinia Mazzuchetti (1889-1965), filósofa, germanista e
antifascista. (ANSA)
(©
Ansa Latina)
PISTOIA - No dia 8
de março, Dia Internacional da Mulher, os homens mais importantes da cidade
toscana de Pistoia, desde o prefeito Renzo Berti ao presidente da Câmara de
Comércio Rinaldo Incerpi, servirão como garçons um grupo de senhoras em um
lugar chamado a Fábrica das Emoções.
A idéia dos sócios de uma cooperativa de
consumo e de um sindicato de mulheres aposentadas agradou tanto que quase
todos os lugares disponíveis na Fábrica das Emoções já estão esgotados.
A comida e o serviço dos destacados
personagens custará 10 euros para cada participante. A quantia arrecadada
será entregue aos responsáveis por um projeto de adoções à distância de
crianças do terceiro mundo e do quarto.
(©
Ansa Latina)
8 marzo festa
della donna. Napolitano: ancora discriminazioni
di Elisa
Mabrito
Si è svolta
questa mattina al Palazzo del Quirinale, la celebrazione della "Festa della
Donna 2007, dedicata quest'anno al tema specifico "Donne per le Donne".
Erano presenti fra gli altri il Vice Presidente della Camera dei Deputati,
on. Giorgia Meloni, e le ministre Barbara Pollastrini, Giovanni Melandri,
Emma Bonino, Livia Turco, Rosi Bindi e Linda Lanzillotta.
Nel suo
discorso il Presidente Napolitano ha richiamato l'articolo 3 della
Costituzione, dicendo che "l'obbiettivo da perseguire è quello di 'rimuovere
gli ostacoli' che 'impediscono il pieno sviluppo della persona umana', senza
distinzione di sesso e di razza, il pieno sviluppo, dunque, delle
aspirazioni e dei talenti delle donne nella loro generalità. Non altro può
essere il senso delle iniziative per l'8 marzo, che nel propugnare e
promuovere le pari opportunità di genere, si collocano nel 2007 nella
eccezionale cornice dell'Anno Europeo delle pari opportunità per tutti".
Secondo il
capo dello Stato, "sono in giuoco questioni di libertà e di democrazia, e
questioni di crescita e progresso della società italiana... Dinanzi alle
sfide della competizione globale, studi recenti ci dicono che sono i paesi
in cui lo squilibrio tra uomini e donne nell'occupazione, nelle carriere,
nelle remunerazioni è più basso, quelli che hanno più successo: sono quei
paesi i più prosperi e i più competitivi. Non a caso la Commissione Europea
ha affermato che 'la parità tra donne e uomini è una condizione necessaria
anche per il conseguimento degli obiettivi di crescita, occupazione e
coesione sociale' dell'Unione".
"E' vero - ha
poi sottolineato il presidente Napolitano - che il tasso di occupazione
delle donne italiane sta crescendo un po' più rapidamente di quello degli
uomini, ma lo squilibrio è ancora altissimo, uno dei più alti in Europa.
L'occupazione femminile italiana è ancora ben lontana dall'obiettivo del 60%
previsto dal Consiglio di Lisbona del 2000 per il 2010. Le donne italiane
sono troppo poco occupate e, quando lo sono, fanno assai più fatica degli
uomini ad avanzare in tutte le sfere di attività: dalle imprese private,
alla pubblica amministrazione, alla politica, come ben sanno le pattuglie,
solo pattuglie, di elette nel nostro Parlamento". Ma oltre alla difficolta'
per le donne di raggiungere ruoli di alta responsabilita' in politica, ha
sottolineato il presidente, permangono discriminazioni di carriera e
salariali sul lavoro.
Napolitano ha
poi ricordato che "Grave e intollerabile è il fenomeno delle violenze sulle
donne. Violenze sessuali, fisiche, psicologiche. E spesso - ci dicono le
indagini ISTAT - autori dei soprusi sono partner e persone conosciute dalle
vittime; troppo spesso violenze e maltrattamenti si compiono dentro le
famiglie. Di conseguenza, accade che molte volte le donne colpite non
sporgano denuncia: errore fatale". "Perché la situazione cambi, perché le
donne godano davvero di pari opportunità, perché cessino sfruttamenti e
violenze" - ha detto il presidente - "è necessario un robusto tessuto
normativo".
Tuttavia le
leggi non bastano, ha aggiunto il presidente: "E' indispensabile un impegno
collettivo, un impegno fortissimo di educazione - fin dai primi gradi del
sistema d'istruzione - al rispetto della donna, alla cultura della non
violenza, al principio della parità. Se non si crea, innanzitutto tra i
ragazzi, tra i giovani, nelle scuole e nel paese un nuovo costume civile,
tale da sconfiggere le posizioni più incolte e le pulsioni più rozze, la
battaglia della sicurezza, della piena serenità e dignità per le donne non
può essere vinta".
Al termine
del suo discorso, il Capo dello Stato ha consegnato le insegne delle
onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana ad un gruppo di
donne distintesi nella cultura, nella scienza e nel sociale. Sono state
nominate Grande Ufficiale Giuliana Massari, Fondatrice di Telefono Rosa e
due operatrici per i diritti delle donne - anche quello di voto -, Maria
Luisa Ombra, e Luciana Viviani. Il titolo di commendatore e' stato conferito
a Paola Barbieri, Presidente della Fondazione Risorsa Donna, che ha promosso
lo strumento del microcredito a favore delle donne immigrate, a Daniela Del
Boca, Direttore del Centro di studi sull economia della famiglia, a Silvia
Franceschi, Oncologa, responsabile del Gruppo Infezioni e Cancro
dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione, che ha
studiato i metodi di prevenzione del tumore al collo dell'utero.
Riconoscimenti anche a suor Rita Giaretta, delle Orsoline, impegnatasi per
la protezione e il reinserimento di giovani donne immigrate vittime della
tratta e ad Elena Miroglio, che ha contribuito con una linea di
abbigliamento per taglie forti a contrastare lo stereotipo della donna
grissino.
(©
Osservatorio sulla Legalità)
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