A criança,
de origem africana, precisou ir até o hospital e recebeu cinco
pontos
Reuters
MILÃO - Um
professora de Milão cortou com uma tesoura a língua de um aluno
desobediente de 7 anos para silenciá-lo, informaram
representantes da polícia e da escola nesta terça-feira, 27.
A criança, de origem africana,
precisou ir até o hospital para receber cinco pontos.
A família do menino prestou
queixa contra a professora, que foi suspensa depois do incidente
na semana passada.
A polícia está tentando
descobrir se o machucado foi infligido intencionalmente ou se
foi uma brincadeira que deu errado, disse uma fonte policial.
"Nós estamos conduzindo um
inquérito completo para descobrir o que realmente aconteceu",
disse Anna Maria Dominici, encarregada das escolas da região da
Lombardia.
A professora, contratada
temporariamente como assistente, corre o risco de ser demitida
da escola primária.
"Ela é uma jovem professora,
mas o episódio é tão sério que a falta de experiência não tem
nada a ver com isso", acrescentou Dominici.
(©
Agência Estado)
Incredibile episodio in una scuola di Milano: una
maestra elementare taglia la lingua ad un alunno per farlo stare
zitto
GIULIANO ADAGLIO
Sembrerebbe essere cominciato tutto per gioco: «Tira
fuori la lingua, forza...Tira fuori la lingua che te la taglio, così
non parli piu». Una scena, a quanto pare, già vissuta dai
protagonisti, ma questa volta finita in tragedia. Il bimbo, di soli
7 anni, finisce in ospedale con cinque punti di sutura; la maestra,
al momento «allontanata dalla classe», è sotto inchiesta e sarà, con
ogni probabilità, licenziata in tronco.
Non bastavano gli episodi di bullismo sempre più frequenti, le
polemiche seguite all'uso (e all'abuso) dei telefonini in classe,
con l'ambiguo comportamento della professoressa di Lecce. Gli
insegnanti sono sotto tiro: l'episodio di Milano riaccende le
polemiche circa la preparazione e l'autorevolezza del corpo docente
in attività nelle nostre scuole.
Da più parti, nelle scorse settimane, s'invitavano presidi e docenti
ad inasprire le sanzioni nei confronti degli alunni
indisciplinati. Ma è lecito che un insegnante ricorra a mezzi
puntitivi estremi come questo? Evidentemente no, ma allora forse è
necessario porsi un altro, inquietante, interrogativo, ad alto
rischio di generalizzazione: le persone incaricate di educare i
nostri ragazzi sono davvero adeguate a questo compito?
(©
La Stampa Web)
Taglia la lingua all’allievo: licenziata
La maestra si difende: "Non volevo, stavo giocando". Il
ministro: "Tolleranza zero"FABIO POLETTI
MILANO
Ai carabinieri che l’hanno sentita, Rosa S., l’insegnante di
sostegno di 22 anni che ha tagliato la lingua a un suo allievo
di sette anni troppo vivace, ha detto che è stata tutta colpa
del bambino. «Io non volevo, lo stavo solo minacciando, è stato
lui a muoversi improvvisamente contro le forbici che avevo in
mano...», ha raccontato tra le lacrime la giovanissima
insegnante, primo incarico non di ruolo all’Istituto Comprensivo
Luigi Cadorna di via Carlo Dolci a Milano, già finito dopo
l’intervento del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe
Fioroni che ha disposto il licenziamento in tronco della giovane
«perché di fronte a certe vicende c’è solo una risposta ed è la
tolleranza zero».
Il bambino, nato in Italia sette anni fa da genitori tunisini, è
a casa in convalescenza, prognosi di dieci giorni per il taglio
della punta della lingua. Sua madre si è rivolta a un avvocato,
vuole il risarcimento dei danni dall’insegnante e dal ministero
che ha assunto anche se a tempo determinato un’insegnante così
poco preparata, ma è soprattutto preoccupata dalle conseguenze
di quello che è avvenuto: «Da quando è successo mio figlio non è
più tranquillo. Dorme male di notte. Si spaventa per nulla.
L’altro giorno ero in cucina, mi ha visto tagliare la carne con
un coltello ed è scappato in lacrime. Ho dovuto nascondere tutte
le forbici e tutti i coltelli. Spero non sia necessario anche
l’intervento di uno psicologo».
Il fatto avvenuto martedì di settimana scorsa in una scuola in
zona San Siro, scuola di frontiera, molti studenti sono figli di
immigrati, ha sconvolto tutto l’istituto. L’insegnante di
sostegno in questi pochi mesi non aveva dato alcuna
preoccupazione, la sua stessa specializzazione - occuparsi di
bambini difficili o con problemi - era già di per sè una
garanzia. «Anche se io e mio marito abbiamo iscritto nostro
figlio in quell’istituto solo perché era vicino a casa, so che è
una buona scuola, le altre maestre non hanno colpa di quello che
è successo», racconta la madre del bambino. Il suo avvocato,
Piero Porciani, che ha già presentato denuncia per lesioni
contro l’insegnante e pure contro la scuola, ha qualche dubbio
sull’addestramento delle educatrici: «E’ una donna molto
giovane, ha solo 22 anni, è probabile che fosse impreparata a
svolgere questo lavoro. Non riusciamo a capire cosa le sia
preso. Non capiamo se ha tagliato il bambino sulla lingua per
uno scatto d’ira o di nervosismo. Anch’io sono figlio di
insegnanti, ma non ho mai sentito cose simili». Rosa S.,
denunciata a piede libero per lesioni, iscritta nel registro
degli indagati della Procura di Milano, si sarebbe già rivolta
ad un legale. Ma intanto, sospesa dalla scuola e poi licenziata
in tronco dal ministro, ha cercato di giustificarsi con la madre
del bambino. Racconta la donna che per stare vicina a suo figlio
ha lasciato il lavoro: «Mi ha chiamato l’altro giorno. Si è
scusata per quello che era successo. Era sconvolta, ho quasi
dovuto cercare di incoraggiarla, di starle vicina...». Anche a
lei l’insegnante di sostegno ha raccontato che tutto è avvenuto
per caso, per un gesto brusco del bambino: «Mi ha detto che non
voleva, che mio figlio si è mosso all’improvviso davanti a lei e
che a quel punto si è tagliato con le forbici».
Una versione poco convincente che l’insegnante ha ripetuto anche
ai carabinieri. Una versione raccolta anche dalla direzione
della scuola che non ha potuto che sospendere cautelativamente
l’insegnante. Spiega il Direttore scolastico della Lombardia
Anna Maria Dominici: «Quello che è successo non può essere
assolutamente giustificato, nè con l’inesperienza nè con
qualsiasi altro tipo di scusa».
(©
La Stampa Web)
Taglio lingua, il
bimbo racconta l'accaduto |
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