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Itália reinventa roda para salvar bebês abandonados

A ministra italiana de Assuntos Familiares, Rosy Bindi
 

Por Philip Pullella

ROMA (Reuters) - A Itália está reinventando a roda para salvar bebês de serem abandonados em latas de lixo.

A ministra de Assuntos Familiares, Rosy Bindi, disse querer que todos os hospitais da Itália tenham uma versão moderna da medieval "roda dos expostos", em que bebês indesejados eram deixados em conventos.

Durante o fim de semana, um bebê foi abandonado em um dispositivo de alta tecnologia instalado recentemente em um hospital de um bairro pobre nas cercanias de Roma.

A pessoa que deixou a criança entrou em uma sala acessível apenas pelo lado de fora, abriu um recipiente de vidro, e depositou o bebê em um berço aquecido em uma sala por dentro.

Sensores eletrônicos detectaram o movimento no berço e dispararam um alarme para médicos no Hospital Casilino, que chegaram em 40 segundos e cuidaram do menino, a quem chamaram de Stefano.

Rodas medievais eram cilindros de madeira instalados em paredes de conventos ou igrejas. O bebê era colocado no cilindro pela parte de fora e este era girado para dentro, onde freiras cuidavam da criança e tentavam encontrar novos pais para ela.

Dificilmente passa-se um mês sem que saiam notícias de um recém-nascido abandonado na estrada ou, mais comumente, em latas de lixo nas ruas.

Bindi disse que vai conversar com a ministra da Saúde, Livia Turco, sobre a possibilidade de disponibilizar o berço "em todas as maternidades".

Acredita-se que a primeira "roda dos expostos" tenha sido instalada em Roma em 1198, sob ordem do papa Inocêncio 3o, que estava alarmado com o número de recém-nascidos, normalmente ilegítimos, capturados pelas redes de pescadores no rio Tigre.

O ditador Benito Mussolini oficialmente aboliu as rodas em 1923.

(© Reuters Brasil)


E' il primo caso da quando, lo scorso dicembre, il servizio è stato inaugurato. Si tratta di una struttura che garantisce anonimato e sicurezza sanitaria

Roma, bimbo di 4 mesi abbandonato
nella "ruota" del Policlinico Casilino

L'iniziativa per arginare un fenomeno che già coinvolge il nosocomio
Nel biennio 2004-2005 sono stati 17 i bambini lasciati presso il presidio

ROMA - Pesa circa 6 chili, le sue condizioni di salute sono buone, secondo i medici non mostra particolari problemi. L'unico problema, è che è spettato a lui "inaugurare" una struttura concepita appositamente per permettere l'abbandono, protetto, dei neonati da parte delle mamme in difficoltà. Una sorta di moderna "ruota degli esposti". Il bimbo, di circa 4 mesi, è stato lasciato nella serata di sabato all'interno della struttura del servizio "Non abbandonarlo. Affidalo a noi" del Policlinico Casilino, a Roma. Appena giunta la segnalazione della presenza del piccolo, il personale del pronto soccorso e quello del reparto di neonatologia sono subito intervenuti. Il bambino è stato ricoverato nel reparto di patologia neonatale.

Quello di stasera è il primo caso dall'entrata in funzione del servizio, lo scorso dicembre. Si tratta di un piccolo prefabbricato, accogliente e anonimo, annesso al presidio ospedaliero della periferia della capitale, in una zona dove, fra l'altro, vivono molti immigrati e sono presenti alcuni campi nomadi. La "casetta", all'incrocio tra via Tucani e via Casilina - facilmente raggiungibile sia a piedi che in macchina - è realizzata in modo da offrire il totale anonimato ai genitori, oltre che la massima sicurezza al bimbo.

Il meccanismo ricalca in tutto e per tutto quello della "ruota degli esposti": all'interno di una saletta è posizionata una culla che si apre manualmente, attraverso una finestra basculante, e si richiude poi in modo automatico, dopo che il neonato è stato depositato. Il presidio è collegato alla sttuttura tramite sensori volumetrici ed è a contatto con una telecamera. In pochi istanti i medici del pronto soccorso sono in grado di intervenire.

Un servizio nato per venire incontro a un fenomeno, quello dell'abbandono neonatale, che nel Policlinico Casilino si è rivelato particolarmente allarmante: secondo i dati, forniti dalla stessa struttura, nel biennio 2004-2005 si è registrato il maggior numero di abbandoni nel territorio di Roma, ben 17. Di qui l'esigenza di creare la struttura, patrocinata dal Comune.

(© La Repubblica)

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