Retornar ao índice ItaliaOggi

Migrazioni ItaliaOggi

 

Presidente da Itália acha necessário conter imigração ilegal

07/12/2000

 

 

ROMA - Uma advertência seca do presidente italiano Carlos Azeglio Ciampi de que o país precisa impedir a vinda de imigrantes ilegais para o país reacendeu o debate a respeito dos estrangeiros em terras italianas.

   Em Florença, Ciampi afirmou claramente que os imigrantes que violassem a lei deveriam ser tratados severamente.

   "Devemos erguer um muro contra a imigração clandestina conforme determina a lei", afirmou o presidente.

   A oposição de centro-direita, que fez da questão da imigração um de seus temas para as eleições do próximo ano, regozijou-se com as declarações do presidente.

   "As palavras de Ciampi são perfeitas, bem no alvo", disse Gianfranco Fini, líder da Aliança Nacional, de extrema direita.

   "As palavras de Ciampi são decididamente positivas", afirmou Giancarlo Pagliarini, da Liga do Norte, o partido de centro-direita que mais se opõe à imigração.

   O presidente italiano, porém, não pode ser arrolado entre os políticos xenófobos. Ex-premiê e ex-ministro, Ciampi reconhece a necessidade que tem a Itália de se tornar uma sociedade multiétnica se quiser prosperar em uma Europa sem fronteiras e enfrentar o progressivo encolhimento de sua população.

   Ainda assim, suas palavras parecem refletir a crescente preocupação dos italianos com a criminalidade, que alguns afirmam estar associada à imigração. Ciampi, porém, afirmou que seria errôneo associar a imigração aos índices de criminalidade do país. (Edwin Chan, Reuters)

Ciampi invita a "far muro" contro gli immigrati clandestini

   FIRENZE - Il presidente della Repubblica ha invitato le forze politiche italiane e la società italiana in genere a "far muro" contro l'immigrazione clandestina.

   L'avvertimento, dai toni inusitati in bocca a Carlo Azeglio Ciampi, è stato lanciato dal capo dello Stato durante un discorso agli amministratori di Firenze: "Si deve far muro - ha detto Ciampi - contro la clandestinità, come impone la legge".

   Ciampi ha detto di apprezzare l'accordo in seno alla Ue per affrontare l'immigrazione in chiave comunitaria "con iniziative di particolare rilievo, quali ad esempio quella della Banca Dati Europea delle impronte digitali". La politica per immigrati regolari deve puntare "ad una concreta integrazione sociale, distinguendo le presenze regolari da quelle clandestine".

   Ciampi ha affrontato il tema parlando della preoccupazione in varie regioni d'Italia per "la crescita di forme di criminalità un tempo quasi sconosciute o irrilevanti e per il collegamento che emerge fra certi reati e certe fasce di immigrazione clandestina, anche se è falsa ed inaccettabile l'equazione 'criminalità uguale immigrazione".

   Non basta, sottolinea Ciampi, ricordare cose vere quali ad esempio il confronto con regioni da questo punto di vista in situazioni più gravi, "o far presente che di lavoratori immigrati anche la vostra economia ha ed avrà bisogno per crescere". L'importante, ha aggiunto, è realizzare "una sempre più stretta cooperazione fra le realtà locali per favorire l'inserimento degli stranieri entrati regolarmente in Italia per motivi di lavoro.

   E' necessario impegnarsi per predisporre centri di accoglienza, per rendere in breve tempo autosufficienti gli immigrati entrati regolarmente nel nostro Paese che abbiano difficoltà a provvedere autonomamente alle proprie esigenze. Occorre realizzare una concreta politica di integrazione sociale e distinguere le presenze regolari da quelle clandestine e nei confronti di queste ultime, sempre nel rispetto della dignità umana, occorre adottare con rigore le misure preventive e repressive previste dalla legge vigente".

   Le parole del presidente Ciampi si inseriscono nel vivace dibattito interno italiano sul tema dell'immigrazione e della clandestinità per i pesanti risvolti che il fenomeno ha assunto sul fronte dell'ordine pubblico. Controllo della prostituzione, droga e microcriminalità sono in gran parte appaltati a persone provenienti in modo irregolare da Paesi estranei alla comunità europea.

   L'escalation della tensione sociale e il rischio che l'insofferenza possa costituire terreno fertile per l'ideologia nazista - che dà segni preoccupanti di vigoria in Germania - hanno inasprito i toni nel dialogo politico. Nella lunga campagna elettorale italiana, già virtualmente in corso, immigrazione e clandestinità sono uno dei capitoli più importanti per i programmi politici dei candidati e dei partiti.

   Esponenti della destra hanno richiesto nelle scorse settimane la schedatura sistematica delle impronte digitali dei clandestini, arrivando a richiederla anche per le dita dei piedi.

   Le forze di sinistra al governo, tradizionalmente più attente alla salvaguardia dei diritti civili e della dignità umana degli immigrati rispetto alle minacce contro l'ordine pubblico, sembrano ora progressivamente convergere su una linea di maggiore rigore.

   Tuttavia con qualche stupore si è appreso nei giorni scorsi che secondo le indagini dell'Istituto di statistica nazionale, l'Istat, l'ordine pubblico e "gli extracomunitari", come vengono generalmente definiti gli immigrati clandestini dai Paesi del Terzo mondo, non sarebbero affatto la prima preoccupazione degli italiani, assai più arrabbiati per il traffico che attanaglia le città.

   A mantenere acceso il dibattito su un tema decisamente complesso ci sono poi gli sbarchi quasi di navi fantasma, vere e proprie carrette cariche di clandestini, con il dramma di moltissimi annegamenti e con la violenza accessoria praticata dagli scafisti che traghettano gli aspiranti immigrati dalle vicine coste adriatiche dell'Albania sbarcandoli spesso con la forza in mare ancora aperto.

   Proprio nella scorsa notte - tra lunedì e martedì - oltre 60 immigrati clandestini, fra i quali cinque bambini e quattro donne, sono stati bloccati dalle forze dell'ordine in poche ore nella zona di Gorizia, poco dopo aver attraversato il confine fra Slovenia e Italia.

   I gruppi più numerosi erano costituiti da cittadini iraniani (22) e turchi di etnia curda (21), oltre a iracheni, bengalesi, pachistani, afghani e indiani. I clandestini, in attesa del completamento delle formalità per l'espulsione dall'Italia, sono stati ospitati e rifocillati nella caserma Massarelli della polizia, adiacente al valico internazionale di Casa Rossa a Gorizia.

   Analogamente, una sessantina di persone immigrate - iracheni di etnia curda e albanesi - sono state rintracciate dalle forze di polizia nel leccese: erano sbarcate clandestinamente sulle coste salentine la notte scorsa. (CNNitalia, con il contributo di ANSA)

Pesquise no Site ou Web

Google
Web ItaliaOggi

Publicidade
 
Notizie d'Italia | Gastronomia | Migrazioni | Cidadania | Home ItaliaOggi