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ROMA -
A Itália tem quase dois milhões de crianças pobres, com a maioria
destas, cerca de 1.350.000, residindo no Sul do país. Esta estimativa,
que se refere ao ano de 2003, está presente no 5º relatório do Instituto
de estudos políticos, econômicos e sociais italiano, Eurispes, sobre a
condição da infância e da adolescência, apresentado em Roma.
No norte, as
crianças pobres são cerca 340 mil enquanto que no Centro do país seriam
285 mil.
O relatório
fornece também indicações sobre o custo dos filhos. Em relação a uma
família sem filhos, a famílias com um filho gasta em média 269 euro a
mais por mês.
Os gastos
aumentam para 408 euros se no núcleo familiar existem dois filhos e de
413 para uma família com três ou mais filhos.
O custo
estimado do relatório para um casal com um filho é de 10,7% a mais em
relação a uma sem prole. O custo dos filhos quase se duplicou em
2001-2003 (de 138 euros para 269).
O relatório
estima, que também o custo oportunidade, ou seja, em termos de dinheiro
tirado do trabalho ou da carreira, por causa do seu compromisso na
dedicação aos filhos: este custo é igual a 15% da renda anual de uma
mulher com um filho e sobe para 30% na presença de dois.
Na União
Européia, seriam 17 milhões as crianças pobres (um garoto com menos de
18 anos em cada 5). A Itália ocupa um indecoroso quarto lugar (23,2%) na
lista dos países membros, precedida pela Grã-Bretanha (28,5%), Portugal
(26,3%) e Espanha (25,2%). Os países com valores mais contidos são a
Finlândia (5%), Dinamarca (5,5%) e Suécia (7,9%).
(© ANSA)
Un minorenne su 5 nell'Ue in povertà. Italia al quarto posto
Minori, nel 2003 in Italia 2 milioni i bambini poveri
La maggioranza risiede al Sud, circa 1.365.000, a seguire nel Nord
(340.000) e al Centro (285.000)
Roma
(Adnkronos) - La
povertà che coinvolge i bambini è diffusa anche in Italia, come
in altri paesi occidentali: secondo le stime dell'Eurispes, riportate
nell'ultimo rapporto di Telefono Azzurro sulla condizione
dell'infanzia e della adolescenza nel 2003, nel nostro Paese ci sono
quasi 2 milioni di minori poveri. La maggioranza risiede al Sud, circa
1mln365mila, a seguire nel Nord (340mila) e al Centro (285mila).
L'incidenza della povertà nelle famiglie con minori cresce, riferisce
il dossier presentato oggi alla Sala Conferenze di Palazzo Marini a
Roma, in occasione della 'Giornata nazionale per i diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza', con l'aumentare del numero di
figli, fino a raggiungere il 25,9% tra le famiglie con tre o più
bambini (al Sud, questa percentuale arriva addirittura al 32,9%).
Nella Ue si contano circa 17 milioni di tra bambini e adolescenti (un
minorenne su 5), che vivono in povertà. L'Italia occupa il quarto
posto (23,3%) nella graduatoria degli Stati membri con i maggiori
tassi di povertà infantile. Tuttavia, dal 1999, la povertà minorile in
Italia è diminuita, passando dal 27,4% del 1994 a quella attuale. E'
preceduta da Gran Bretagna, (28,5%), Portogallo (26,3%), e Spagna
(25,2%).
Il dossier evidenzia inoltre la crescita del giro d'affari della
pedo-pornografia e l'aumento dei minori coinvolti nel giro delle
sette.
Secondo i dati della Direzione centrale della Polizia
Criminale, riportati nell'indagine, il numero delle vittime di abusi
all'interno delle
sette
sataniche nel 2002 è stato pari a 598, mentre nel 2003 è
cresciuto fino a 742.
Altro dato allarmante riguarda l'impiego
di armi da parte dei giovanissimi. Nel 2004, sono stati circa
50.000, in 128 paesi i bambini e le bambine costretti a impugnare le
armi. E non è tutto. Anche in alcuni paesi dell'Europa e negli Stati
Uniti vengono accettati nell'esercito minori di 18 anni.
Ma il
problema dei bambini guerrieri resta particolarmente esteso in
Africa,soprattutto nei paesi Sub-sahariani e in Nord Africa, in Asia
centrale, Pacifico e America Latina.
Diventa sempre più precoce il consumo di
droga
tra gli adolescenti. Eurispes e Telefono Azzurro hanno analizzato il
comportamento di circa 6mila ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19
anni. Ne è risultato il 28% di questa fascia di età è venuto a
contatto con sostanze stupefacenti. E un ragazzo su 4 fa uso alcolici.
(©
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