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Itália tem dois milhões de crianças pobres

20/11/04
 

IGN

 

   ROMA - A Itália tem quase dois milhões de crianças pobres, com a maioria destas, cerca de 1.350.000, residindo no Sul do país. Esta estimativa, que se refere ao ano de 2003, está presente no 5º relatório do Instituto de estudos políticos, econômicos e sociais italiano, Eurispes, sobre a condição da infância e da adolescência, apresentado em Roma.

    No norte, as crianças pobres são cerca 340 mil enquanto que no Centro do país seriam 285 mil.

    O relatório fornece também indicações sobre o custo dos filhos. Em relação a uma família sem filhos, a famílias com um filho gasta em média 269 euro a mais por mês.

    Os gastos aumentam para 408 euros se no núcleo familiar existem dois filhos e de 413 para uma família com três ou mais filhos.

    O custo estimado do relatório para um casal com um filho é de 10,7% a mais em relação a uma sem prole. O custo dos filhos quase se duplicou em 2001-2003 (de 138 euros para 269).

    O relatório estima, que também o custo oportunidade, ou seja, em termos de dinheiro tirado do trabalho ou da carreira, por causa do seu compromisso na dedicação aos filhos: este custo é igual a 15% da renda anual de uma mulher com um filho e sobe para 30% na presença de dois.

    Na União Européia, seriam 17 milhões as crianças pobres (um garoto com menos de 18 anos em cada 5). A Itália ocupa um indecoroso quarto lugar (23,2%) na lista dos países membros, precedida pela Grã-Bretanha (28,5%), Portugal (26,3%) e Espanha (25,2%). Os países com valores mais contidos são a Finlândia (5%), Dinamarca (5,5%) e Suécia (7,9%).

(© ANSA)


Un minorenne su 5 nell'Ue in povertà. Italia al quarto posto

Minori, nel 2003 in Italia 2 milioni i bambini poveri

La maggioranza risiede al Sud, circa 1.365.000, a seguire nel Nord (340.000) e al Centro (285.000)

   Roma (Adnkronos) - La povertà che coinvolge i bambini è diffusa anche in Italia, come in altri paesi occidentali: secondo le stime dell'Eurispes, riportate nell'ultimo rapporto di Telefono Azzurro sulla condizione dell'infanzia e della adolescenza nel 2003, nel nostro Paese ci sono quasi 2 milioni di minori poveri. La maggioranza risiede al Sud, circa 1mln365mila, a seguire nel Nord (340mila) e al Centro (285mila).

   L'incidenza della povertà nelle famiglie con minori cresce, riferisce il dossier presentato oggi alla Sala Conferenze di Palazzo Marini a Roma, in occasione della 'Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza', con l'aumentare del numero di figli, fino a raggiungere il 25,9% tra le famiglie con tre o più bambini (al Sud, questa percentuale arriva addirittura al 32,9%).

   Nella Ue si contano circa 17 milioni di tra bambini e adolescenti (un minorenne su 5), che vivono in povertà. L'Italia occupa il quarto posto (23,3%) nella graduatoria degli Stati membri con i maggiori tassi di povertà infantile. Tuttavia, dal 1999, la povertà minorile in Italia è diminuita, passando dal 27,4% del 1994 a quella attuale. E' preceduta da Gran Bretagna, (28,5%), Portogallo (26,3%), e Spagna (25,2%).

   Il dossier evidenzia inoltre la crescita del giro d'affari della pedo-pornografia e l'aumento dei minori coinvolti nel giro delle sette.

   Secondo i dati della Direzione centrale della Polizia Criminale, riportati nell'indagine, il numero delle vittime di abusi all'interno delle sette sataniche nel 2002 è stato pari a 598, mentre nel 2003 è cresciuto fino a 742.

   Altro dato allarmante riguarda l'impiego di armi da parte dei giovanissimi. Nel 2004, sono stati circa 50.000, in 128 paesi i bambini e le bambine costretti a impugnare le armi. E non è tutto. Anche in alcuni paesi dell'Europa e negli Stati Uniti vengono accettati nell'esercito minori di 18 anni.

   Ma il problema dei bambini guerrieri resta particolarmente esteso in Africa,soprattutto nei paesi Sub-sahariani e in Nord Africa, in Asia centrale, Pacifico e America Latina.

   Diventa sempre più precoce il consumo di droga tra gli adolescenti. Eurispes e Telefono Azzurro hanno analizzato il comportamento di circa 6mila ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19 anni. Ne è risultato il 28% di questa fascia di età è venuto a contatto con sostanze stupefacenti. E un ragazzo su 4 fa uso alcolici.

(© IGN)

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