15/07/04
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Restauração
deixou a escultura mais colorida |
Roma -
A escultura Apolo de Veio, uma
obra-prima da arte etrusca datada do século 6 a.C. voltou a ser exposta
hoje, depois que uma limpeza recuperou suas cores originais. A obra está
em exposição no Museu Nacional Etrusco de Villa Giulia, no centro de
Roma. Os restauradores retiraram camadas de sujeira da estátua de
terracota com uma técnica que inclui o uso de água destilada, álcool e
outros removedores. "Trabalha-se na obra sem modificá-la e sem deixar
marcas dos produtos usados", disse Tuccio Sante Guido, restaurador que
liderou o projeto.
A estátua está mais brilhante
e mais colorida: a face sorridente do deus da mitologia greco-romana
está avermelhada e sua roupa em tons de marrom claro e escuro.
Fragmentos da estátua foram recuperados em 1916 perto de Roma. Três anos
depois, outros pedaços foram unidos para formar a estátua, apesar de os
braços e partes dos pés ainda estarem faltando. Desde então, Apolo
passou por limpezas menores, mas nunca por uma restauração, disseram os
oficiais. Junto com outras esculturas, ele decorou o Templo de Veio, um
dos centros da civilização etrusca. (AE
- AP)
(©
estadao.com.br)
APOLLO DI VEIO: FINITO IL RESTAURO, OGGI LA "VERNICE"
(AGI) - Roma, 15 lug. - Il rosso violaceo del volto, il crema
delicato delle vesti con il panneggio sottolineato da sottili linee di
colore bruno. Tornano a splendere, tenue, ma credibile testimonianza di
quelli originari, i colori dell'Apollo di Veio dopo un restauro durato
sei mesi. Splendida scultura di terracotta policroma, l'Apollo
rappresenta il capolavoro dell'arte etrusca del VI secolo a.C. e
presenta il dio vestito con un lungo chitone, raffigurato nell'atto di
incedere a passo veloce, straordinario per bellezza e potenza
espressiva. Di dimensioni piu' grandi del vero e leggermente asimmetrico
perche' destinato ad essere visto dal basso, ornava, a dodici metri di
altezza, la sommita' del tetto del tempio a lui dedicato a Veio e faceva
parte di un gruppo di sculture che lo vedevano insieme a Latona,
Mercurio ed Eracle.
Fu recuperato nel 1916 insieme alle altre statue del gruppo ridotte
in frammenti nella localita' "Portonaccio" di Veio, vicino a Roma, nel
sito in cui sorgeva il Tempio. Oggi, a quasi un secolo dal primo
restauro, l'Apollo e' stato oggetto di un nuovo intervento conservativo
e di una serie di studi e indagini che hanno fornito dettagliate
informazioni sulla tecnica della realizzazione e sulla qualita' e
composizione dei colori utilizzati. Le analisi hanno rivelato tra
l'altro che la cottura della statua certamente avvenne in un'unica
soluzione, a testimonianza delle grandi capacita' tecniche raggiunte
dagli scultori etruschi dell'epoca.
Il restauro,sponsorizzato dalla Federazione Italiana Tabaccai, e'
stato affidato alla soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria
meridionale, guidata da Anna Maria Moretti ed e' stato eseguito dal
restauratore Sante Guido sotto la direzione scientifica di Francesca
Boitani, direttore del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia che
custodisce la celebre statua.
I lavori di ripulitura, che hanno liberato la statua dalla patina
grigiastra dovuta all'uso ripetuto di cere e sostanze grasse, si sono
svolti in un cantiere appositamente creato all'interno del complesso di
Villa Giulia nella sala affrescata dello Zodiaco al livello inferiore
del Ninfeo, sotto la loggia dell'Ammannati e per tutto il tempo della
loro durata e' stato consentito ai visitatori del museo di seguire le
diverse fasi attraverso un vetro di protezione. Per qualche settimana,
poi, su iniziativa della redazione di Culturalweb.it, il quotidiano di
informazione on line dei Beni Culturali, una videocamera ad alta
risoluzione ha permesso di seguire per via telematica le operazioni di
restauro.
Presto l'Apollo, il cui restauro e' stato presentato ufficialmente
oggi, tornera' al pubblico in un nuovo e ampio allestimento negli spazi
del museo di Villa Giulia dedicati alle antichita' di Veio. Nei prossimi
mesi, poi, sempre per la sponsorizzazione della Federazione Tabaccai,
sara' affrontato anche il restauro della statua di Ercole, che faceva
parte dello stesso gruppo di Apollo, anche lui collocato a dodici metri
di altezza sulla sommita' del tetto del tempio.
(©
AGI Online)
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