ROMA - Um restaurante italiano que vendeu uma pizza com um dente humano
assado na borda foi multado em cerca de quatro mil dólares por falta de
higiene.
"É
insanidade", afirmou o advogado de defesa Massimiliano Manzo, que
representa a pizzaria da
cidade de Florença.
"Como o dono da pizzaria vai forçar os funcionários a irem ao dentista
todo dia ou amarrarem uma tampa na frente de suas bocas?", afirmou o
advogado à Reuters por telefone.
O
cliente, não identificado, achou o dente enquanto mastigava um pedaço de
pizza em dezembro de 2000. Ele pagou a conta, mas recusou um outro
jantar para acertar as coisas e preferiu uma ação legal.
O
dono do dente nunca foi identificado e Manzo se nega a discutir como ele
foi parar dentro da pizza. O advogado dele
disse que vai apelar. (Reportagem de Phil
Stewart)
(©
UOL Últimas Notícias)
Il fatto era accaduto la sera del 19 dicembre del 2000
Firenze, dente umano in una pizza: condannato titolare
La proprietaria di un locale di Campi Bisenzio, nella provincia del
capoluogo toscano, dovrà pagare un'ammenda di 3.000 euro
Firenze, 20 gen. (Adnkronos) -
La proprietaria di una pizzeria di Campi Bisenzio, in provincia di
Firenze, è stata condannata oggi in tribunale di Firenze al pagamento
di un'ammenda di 3.000 euro per un dente umano finito nell'impasto di
una pizza. Ad accorgersene un cliente, che la sera del 19 dicembre del
2000, mentre masticava un boccone di pizza si era ritrovato in bocca
il dente. Pizzaiolo e camerieri si erano scusati, l'uomo aveva pagato
il conto rifiutando l'omaggio di un'altra pizza e se n'era andato.
Tre giorni dopo l'uomo però era andato dai carabinieri e aveva sporto
denuncia. Senza che si facesse alcuna indagine sull'episodio (il dente
tra l'altro era stato gettato nella spazzatura insieme alla pizza), il
procedimento si era concluso con un decreto penale di condanna della
proprietaria della pizzeria, una giovane donna che di quella vicenda
era assolutamente all'oscuro, a 3.098 euro.
Il difensore della donna aveva fatto ricorso contro il decreto ma il
tribunale ha condannato la sua assistita a un'ammenda di 3.000 euro
per inosservanza delle norme di cautela negli esercizi pubblici. Il
difensore ha fatto presente al giudice che cuochi e pizzaioli, per
igiene, si coprono la testa con gli appositi cappelli, ma che non sono
tenuti a dotarsi di mascherine davanti alla bocca. La titolare della
pizzeria è stata ugualmente condannata. Non essendo previsto in questo
caso il giudizio d'appello, il legale ha preannunciato che ricorrerà
in Cassazione.
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