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Alessandro Ruspoli |
da France Presse, em Roma
O príncipe Alessandro Ruspoli,
figura da Dolce Vita italiana e ator diletante, morreu no
dia 11, aos 80 anos, numa clínica de Roma, na Itália. Os funerais
serão realizados na capital, anunciou a família.
Aristocrata excêntrico,
Alessandro "Dado" Ruspoli encarnou, nos anos
60, a Dolce Vita, celebrada pelo cineasta Federico Fellini. Poeta,
astrólogo e ator, apareceu em vários filmes, entre eles "A Casa do
Sorriso", de Marco Ferreri. A expressão Dolce Vita refere-se ao período
de explosão econômica e cultural na Itália do final dos anos 1950.
Ele gostava de passear nas ruas
de Capri com um papagaio nos ombros e seu personagem inspirou o ator
italiano Toto no filme "O Imperador de Capri".
Casado três vezes,
era pai de cinco filhos, o mais novo concebido
aos 73 anos de idade. Os Ruspoli são considerados uma das grandes
famílias da aristocracia romana, junto com os Colonna, os Orsini, os
Odescalchi e os Borghese.
(©
Folha Online)
MORTO IL
PRINCIPE DADO RUSPOLI, UN PROTAGONISTA DELLA DOLCE VITA
ROMA - Voleva festeggiare con un
ricevimento i suoi ottant'anni, compiuti ai primi di dicembre, il
principe Alessandro Ruspoli, detto Dado, morto oggi in una clinica della
capitale.
Gli inviti per il cocktail a
palazzo Ruspoli erano gia' partiti e l'appuntamento era per questi
giorni, a testimonianza dell'indole mondana che ha accompagnato per
tutta la vita questo esponente della nobilita' romana.
Il principe si spento a Roma
nella clinica Pio XI, sulla via Aurelia. Aveva 80 anni. Era ricoverato
nella casa di cura da qualche settimana. I funerali saranno celebrati
giovedi' alle ore 12 nella chiesa di San Lorenzo in Lucina, a pochi
passi dall'abitazione di famiglia.
Bello, aristocratico ed
eccentrico, e' stato negli anni '60 un personaggio della ''Dolce vita''
caprese. Amava passeggiare per le stradine dell'isola con un pappagallo
sulla spalla. Un vezzo ripreso probabilmente poi da Toto' nel film
''L'imperatore di Capri''. Sposato per tre volte, sempre circondato da
belle donne, il principe Alessandro Ruspoli, in eta' matura, si e'
cimentato come attore, per diletto, dando vita ad una compagnia
teatrale.
La sua prima moglie fu una
baronessa. Segui' la francese Nancy, da cui ebbe il suo primo figlio,
Francesco, ora 37enne: con la morte del padre sara' lui il principe e
capo della famiglia Ruspoli. Il principe ebbe poi altri quattro figli,
l'ultimo dei quali, all'eta' di 73 anni, e' nato nel 1997, dalla terza
moglie, la ex modella francese Patricia Genest.
A mantenere il titolo di principe
resta anche il fratello di Dado, detto ''Lilio''. E' stato consigliere
comunale e anche candidato sindaco di Roma, distinguendosi per l'impegno
in favore dei piu' bisognosi. Grazie al suo impegno e' stata creata, in
collaborazione con la Caritas e il Comune di Roma, la casa Santa
Giacinta che ospita anziani senza fissa dimora della capitale. I
Ruspoli, di discendenza cardinalizia, sono una delle famiglie piu'
importanti della nobilta' romana, insieme ai Colonna, agli Orsini, agli
Odescalchi e ai Borghese. Il padre di Dado, Francesco Ruspoli, fu
tenente colonnello, poeta e scultore.
E forse proprio dal padre Dado
eredito' la vena artistica. E non solo quella. La famiglia e'
proprietaria oltre che di palazzo Ruspoli, in piazza Fontanella
Borghese, nel cuore di Roma, anche di due castelli: a Vignanello, nel
viterbese, con splendidi giardini all'Italiana e a Cerveteri, vicino
Roma.
Una personalita' eclettica,
amante dell'arte e della cultura, grande viaggiatore. Cosi' tutti quelli
che lo hanno conosciuto descrivono il principe Ruspoli, ''sempre
circondato da belle donne, un grande seduttore''. Era stato anche
protagonista, insieme a Ingrid Thulin del film di Ferreri ''La casa del
sorriso'' nel 1991, una storia d'amore tra persone della terza eta'.
''Era malato da tempo -
sottolinea il principe Carlo Giovannelli - ma la sua morte giunge
comunque improvvisa. Un seduttore inguaribile, spesso sedotto da donne
bellissime. Aveva viaggiato per tutta la vita, soprattutto in Oriente e
Brasile. Dove possedeva grandi proprieta' ereditate dalla madre.
Prediligeva anche la Francia, in particolare Parigi. Era stato amico di
Picasso, Dali', Elenor Fini, Roland Petit, il coreografo al quale aveva
anche anticipato dei soldi per la sua compagnia, Schifano. Ricordo la
sua casa in via del Corso, un insieme di culture, di ricordi, un museo a
cielo aperto''.
''Una personalita' eclettica:
poeta, astrologo, attore. Dietro il personaggio mondano, ho scoperto un
uomo diverso, che aveva sofferto''. Cosi' la pittrice e scrittrice
d'origine francese, Nancy Ruspoli, la seconda moglie di Dado Ruspoli, e
madre del primo figlio del principe scomparso questa mattina a Roma,
descriveva l'ex marito e la loro storia.
''Ci siamo fidanzati e sposati.
Nel '67 e' nato nostro figlio, a cui ho dedicato il libro 'I sogni di
Francesco'. Dado e' stato davvero un compagno perfetto per quanto
riguarda la mia crescita spirituale. Mi ha introdotta alla meditazione e
poi da sola ho incominciato un percorso che mi ha portato alle tecniche
siddhi con Maharishi Mahrsh yoghi e al Kalachakra con il Dalai Lama''.
Una storia che a un certo punto
pero' finisce: ''ero determinata a salvare la nostra unione ma a un
certo punto le nostre strade si sono divise. Lui si e' poi risposato nel
1993''.
Tre mogli, ha avuto Alessandro
Ruspoli, e cinque figli, l'ultimo a 73 anni. Theodor, 'regalo di Dio',
e' nato infatti nel 1997 in una lussuosa clinica alla periferia di
Parigi dalla terza moglie, la ex modella francese Patricia Genest,
all'epoca trentenne. Era il secondo figlio della coppia, che aveva avuto
Matilde Melusine, che oggi ha 10 anni.
Ed a Palazzo Ruspoli il ricordo
e' struggente anche per i dipendenti: ''un signore nato, gentile, una
battuta per tutti. La sua morte apre un vuoto perche' viene a mancare
una persona unica''.
(©
Ansa.it)
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